“La famiglia Trapp” è un romanzo di formazione storico. Esso è ispirato alle vicende personali dell’autrice e ha dato origine al film-musical “tutti insieme appassionatamente”. Il libro è un concentrato ti amore famigliare, belli pensieri e vari modi per affrontare le numerose avversità che questa grande famiglia si troverà dinanzi. Credo che l’aggettivo “resiliente” sia quello che più si adatta a descrivere questa famiglia. La storia è raccontata dal punto di vista di Marina, giovane ragazza che, come una contemporanea Jean Eyre inizia a lavorare come istitutrice per la famiglia Trapp, composta da sette figli e il padre rimasto vedovo e che finirà con lo sposare. IL libro è intrinseco di una “retorica cristiana” legata soprattutto al fatto che Maria stava per diventare suora prima di sposarsi. Mentre leggevo ho provato una profonda invidia per la famiglia Trapp, nel loro essere uniti, nel modo in cui affrontano le avversità e nella profonda fede in Dio che fa da panacea per tutti i mali, aspetti che nelle società europee attuali sono venute decisamente meno. La traduzione, purtroppo, è piuttosto vecchia con tutti i nomi italianizzati e ci sono anche delle parole l’uso della n-word che potrebbero disturbare ( ma che non devono comunque essere censurati per quel che mi riguarda). Nonostante ciò credo sia un libro che tutti noi dovremmo leggere almeno una volta nella vita, soprattutto quando ci si sente persi e soli. “La famiglia Trapp” è infatti una piccola coccola che ci ricorda di trovare il bello anche nelle parti più difficili delle nostre vite.
