Una cosa è certa: leggendo questo libro non ci si trova davanti al tipico e stereotipato fantasma che terrorizza la gente facendola scappare da un edificio o ammazzandola. O almeno non con la famiglia americana degli Otis, venuti in Inghilterra per una villeggiatura nel castello di Canterville: essi, infatti, non danno alcun peso alle dicerie e alle maledizioni che gravano su quel luogo, puliscono la macchia di sangue maledetta di Lady Eleanor (nonché moglie del famoso fantasma Sir Simon e da lui stesso uccisa) nella biblioteca, fanno scherzi al fantasma, gli danno olio lubrificante per le catene, sciroppo per la gola a causa della sua risata malefica.... Senza un briciolo di paura! E il povero Sir Simon non riesce a spaventare nessuno di loro... La famiglia Otis mi ha veramente stupita e divertita al tempo stesso proprio perché fanno l'esatto opposto di quello che farebbe chiunque! Per non parlare poi del fantasma che, a causa loro, viene umiliato! Questo interessante e comico confronto fra la pragmatica razionalità americana e la superstizione inglese mi è piaciuto troppo! Ma, secondo me, il momento più bello è la fine: quando la dolce Virginia s'impietosisce per Sir Simon e decide di pregare per la sua anima affinché possa riposare in pace e lui, per ringraziarla di ciò, le dona uno scrigno di gioielli (mentre leggevo questo pezzo mi è scappata qualche lacrimuccia...). Leggere questa storia è stato un vero piacere e un vero divertimento. Oscar Wilde aveva veramente una bella fantasia e un bellissimo modo di scrivere. Gli altri racconti contenuti in questo libro non mi sono piaciuti molto: sia perché non sono il mio genere (gialli e così via), sia perchè non mi hanno trasmesso le stesse bellissime emozioni de "Il fantasma di Canterville". Questo libro merita di essere letto. E'forse il capolavoro di Oscar Wilde insieme a "Il ritratto di Dorian Gray".
Il fantasma di Canterville e altri racconti
"Il fantasma di Canterville" è anche una fiaba, pur non in senso stretto, essendo un racconto irresistibilmente umoristico. Pensiamo, in tal senso, ai dialoghi tra l'aristocratico inglese, proprietario dinastico del castello, e il democratico americano, che intende acquistarlo. O alle esilaranti, geniali battaglie dei gemelli contro il fantasma, che esce da ogni incursione notturna ammaccato, centrifugato e avvilito: un Gatto Silvestro ante litteram. Un racconto umoristico che ottenne, in quanto tale - nelle tante versioni teatrali e cinematografiche - un grande, perdurante successo, dovuto anche alla tensione da commedia che lo anima. Introduzione di Roberto Mussapi.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2016
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Formato:Tascabile
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Di Wilde si tende sempre a leggere "Il ritratto di Dorian Grey", mentre secondo me i suoi scritti migliori sono tra i racconti e "Il fantasma di Canterville" forse è il più geniale. Una famiglia di americani, gli Otis, prende in affitto un'antica villa inglese infestata da un fantasma. Sembra un racconto dell'orrore? Tutto il contrario! La famiglia si fa perennemente beffe del povero fantasma che tenta di spaventarli. L'unica ad avere un po' di pena per lo spirito è Virginia una ragazza di quindici anni, che proverà ad aiutarlo. Se si ha voglia di ridere le prime pagine sono l'ideale, quindi lo consiglio a chiunque abbia bisogno di un po' di buon umore.
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