Fatherland

Siamo a Berlino negli anni 60, Hitler è anziano ma è ancora al potere e la Germania nazista vive un periodo di apparente pace; inizia così il bellissimo romanzo distopico di Harris, dove a un certo punto un ispettore di polizia indagando su un omicidio di un gerarca inizia ad imbattersi in delle verità che fanno crollare tutte le sue certezze. Non aggiungo altro per non rovinare la suspence, trattandosi di un ottimo giallo con una eccellente ricostruzione storica di una Germania distopica in cui i nazisti hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale

Ho deciso di leggere questo libro perché mi era già stato consigliato più volte da amici e devo dire che avevano ragione. Non è necessario essere appassionati di storia per apprezzarlo, ma sicuramente se si è motivati da interesse culturale, la lettura ne risulterà ancora più intrigante e coinvolgente. Lo stile di Harris, che ambienta il romanzo in una Germania vincitrice della seconda guerra mondiale, è estremamente scorrevole e chiaro. Riesce a tenere il lettore con il naso schiacciato sulle pagine del libro dall' inizio alla fine. Ed è appunto il finale che dopo un climax di sequenze tutte cinematografiche sconvolge il lettore. Si arriva all'ultima pagina con il fiato ancora corto. Libro che consiglio vivamente!

Un libro dalle premesse inquietanti. Hitler ha vinto la seconda guerra mondiale ed il mondo è ben diverso da come lo conosciamo. All'interno di questo scenario distorto si incardina la vicenda del protagonista che si trova ad indagare su una serie di eventi che pian piano svelano qualcosa di molto più grande e raccapricciante. Lo stile è veloce ed incalzante, il lettore viene trascinato e si sente coinvolto nelle vicende che si susseguono in fretta. Un thriller molto ben riuscito.