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Eventi in programmazione
Stefano Bartezzaghi - Moonlight Festival
"Questo libro è pieno di errori, mille per la precisione: refusi (ma non di punteggiatura o sintassi, non sono così cattivo), errori lessicali e grammaticali, vocaboli sbagliati, errori fattuali, omissioni. E non è colpa del povero correttore di bozze che ci ha lavorato. Gli errori li ho messi io, per giocare con voi come Niccolò Errante faceva con me. Errante era un grande scrittore misterioso, enigmatico, che non amava apparire: nessuno sa esattamente neanche quando o dove è nato. Avevo il privilegio di essere il correttore di bozze dei suoi romanzi e posso dire di essere stato anche un suo amico. E a un certo punto io e Niccolò abbiamo iniziato a fare un gioco. Mi inviava brevi racconti pieni di errori da scovare, e quegli errori componevano un messaggio segreto. Ci abbiamo giocato fino alla sua morte o, per meglio dire, fino al suo suicidio: il 3 giugno 2025, dopo una riunione con la casa editrice, il mio scrittore preferito e mio amico, infatti, completamente ubriaco si è buttato dal balcone di casa sua. Però io so che Errante non si è suicidato e ho nascosto la verità nei mille errori disseminati in questo libro. E solo i più scaltri tra voi che riusciranno a trovarli potranno ricomporre un messaggio segreto e risolvere il giallo della sua morte. Quanti di voi accetteranno la sfida?".
Antonio Ingroia - Moonlight Festival
La storia della lotta alla mafia è una storia soprattutto di grandi tradimenti, oltre che di grandi uomini che si sono immolati per la causa. I protagonisti infatti sono stati tutti, in qualche modo, traditi da qualcuno. Antonio Ingroia, oggi avvocato, in un dialogo appassionato e senza reticenze con Massimo Giletti, racconta le sue verità di magistrato di sinistra tradito dalla sinistra politica. Il suo è una specie di memoriale in cui affida al suo interlocutore i suoi ricordi e la sua esperienza di magistrato, le tante vicende del passato che lo hanno visto in prima linea nella procura di Palermo, con i suoi maestri, Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, tra misteri ancora irrisolti, omissioni e depistaggi. Un j'accuse neanche troppo velato ai nemici e ai finti amici nelle procure, nelle correnti e della politica, una rilettura amara di cosa sia stata e abbia significato la stagione delle stragi e della Mafia corleonese; delle sue lotte intestine, tra connivenze e ambiguità intollerabili e delle domande senza risposta che ancora avvolgono le morti dei due grandi magistrati siciliani. E poi, ancora, la sua uscita improvvisa dalla magistratura per il tradimento di quegli ambienti giudiziari e politici che riteneva suoi naturali alleati, nel momento in cui alcune intercettazioni toccano il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E la sua nuova vita di avvocato alle prese con episodi di malagiustizia quotidiana. "Traditi" è un libro ricco di rivelazioni, ricordi personali e riflessioni su una stagione indimenticabile, tragica, decisiva nella storia di questo Paese.
Enrico Borghi - Moonlight Festival
In un mondo segnato da conflitti geopolitici, rivoluzioni tecnologiche e minacce emergenti, Sotto attacco svela le dinamiche nascoste di un’epoca turbolenta. Dall’egemonia delle grandi potenze ai nuovi pericoli legati a big data e intelligenza artificiale, passando per le fragili infrastrutture globali e la competizione nello spazio, il libro guida il lettore attraverso i punti critici che definiranno il futuro dell’umanità. Un’analisi affilata e provocatoria che getta luce su come sicurezza, economia ed egemonia si intrecciano in un sistema globale sempre più instabile. Con una narrazione chiara e documentata, Sotto attacco non si limita a descrivere i rischi ma offre uno sguardo lungimirante sulle soluzioni necessarie per affrontare le sfide di un mondo sotto pressione. Un’opera indispensabile per chi vuole comprendere i meccanismi del potere globale e immaginare un futuro più sicuro e sostenibile.
Matteo Giusti - Moonlight Festival
Dalla stagione delle indipendenze dei primi anni Sessanta, sono pochissimi gli Stati africani che non hanno vissuto colpi di stato e dittature. Da Patrice Lumumba in Congo ad Ahmed Ben Bella in Algeria e Thomas Sankara in Burkina Faso, ogni qualvolta il seme del progresso ha provato ad attecchire in Africa è stato estirpato con forza dai militari. La cronaca di queste vicende è stata spesso relegata dai media ai margini del mainstream, secondo una serie di stereotipi che non hanno mai colto il significato di un radicale cambiamento della geopolitica del Sud globale. Troppo riduttivo scaricare i fallimenti del continente africano su colonialismo e neocolonialismo senza considerare la corruzione delle classi politiche locali e l’avidità degli uomini forti al potere. Decennio dopo decennio, questo libro ricostruisce la storia dell’Africa dal 1960 a oggi, dando voce a politici, golpisti, attivisti per i diritti civili. E distinguendo finalmente in modo netto le colpe dell’Occidente da quelle degli africani.
Dario Franceschini - Moonlight Festival
Dopo la fine del primo conflitto mondiale, nelle campagne ferraresi esplode la rabbia di migliaia di braccianti, sfruttati da decenni nei lavori di bonifica delle valli infestate dalla malaria. I Callegari sono una famiglia di scariolanti e lavandaie che attraversano questo universo di miseria e idealismo, di acqua e terra, in cui sono le donne, prima tra tutte Ginisca, a cercare di cambiare il destino delle loro figlie. La provincia di Ferrara dopo la guerra si trova sotto il dominio incontrastato delle leghe rosse, poi viene travolta dalla reazione delle squadre di camicie nere ed è in questo clima di odio e violenza che si incontrano Tina e Lucia, figlie di un agrario fascista e di un capolega socialista. Una storia d’amore nella terra di Balbo, Matteotti e don Minzoni. Sorretto da una scrittura che affianca ai toni avvolgenti del realismo magico quelli precisi del racconto storico, questo romanzo corale, pieno di vitalismo e di personaggi indimenticabili, trascina i lettori, consegnandoci una storia a cui apparteniamo ancora.
Barbara Fabbroni - Moonlight Festival
Il commissario Emma Antinori, psicologa specializzata in criminologia, è una figura di spicco all'interno del dipartimento di polizia di Firenze. La sua carriera, scandita da un'attenta dedizione alla risoluzione di crimini complessi, l'ha resa una delle menti più acute e rispettate nel mondo delle forze dell'ordine. Questa volta il commissario è alle prese con una serie di crimini efferati e apparentemente inspiegabili, sicuramente non opera di un solo serial killer, ma di un'organizzazione internazionale. Intrighi, atmosfere cupe e personaggi enigmatici, si alternano nella vita di Emma e la fanno immergere sempre di più nei luoghi bui dell'anima ma, quando la nebbia comincia a diradarsi, dal passato riaffiora qualcosa che la stupirà.
Marcello Veneziani - Moonlight Festival
La nostra è la prima epoca senza eredi. Non riconosciamo eredità ricevute e non lasceremo eredità da trasmettere. Nessuno continuerà l’opera, nessuno salverà quel che poteva e doveva essere salvato. Non lasceremo tracce. Il tempo non è galantuomo ma smemorato: non renderà giustizia. Viviamo tra contemporanei senza antenati né posteri, uniti solo dal vago domicilio nella stessa epoca; non consorti, al più coinquilini occasionali. È l’epilogo coerente di una società senza padri divenuta società senza figli. E ciò vale a partire dagli autori e dalle loro opere. Per reagire a questa amnesia, cancellazione ed emorragia, e salvare il salvabile, Marcello Veneziani ha composto una raccolta di settanta miniature di saggi, succinte biografie, profili non convenzionali, in vari casi sconvenienti. Da Pascal a Vico, da Leopardi a Manzoni, da Baudelaire a Proust e a Kafka, da Vattimo a Ratzinger, fino ai pensatori e agli scrittori più vicini a noi e viventi. Prima di loro, a essere senza eredi sono i classici, i grandi del passato, cancellati o abbandonati, quando non maledetti. Siamo scesi dalle spalle dei giganti. Senza eredi non è possibile nemmeno un pensiero nuovo, rivolto al futuro e all’essenziale, in grado di superare la nostra società dell’oblio che tende a perdere il senso critico, la cultura e l’umanità. La vera sciagura del presente non è l’avanzata dell’Intelligenza Artificiale ma la ritirata dell’Intelligenza Umana. Non resta che ribellarsi a questa china riscoprendo un diverso destino.