Attore italiano. Inizia la sua carriera nei primi anni '40 lavorando come doppiatore e interpretando ruoli minori diretto da M. Camerini e G. Alessandrini. È l'incontro con V. De Sica, per il quale recita in I bambini ci guardano (1944) nei panni del padre del sensibile Pricò, e in Sciuscià (1946), a segnare una svolta nel suo percorso artistico. Tra le sue successive interpretazioni di rilievo si ricordano quelle in Fumeria d'oppio (1947) di R. Matarazzo e in Domenica d'agosto (1950) di L. Emmer, nel ruolo di un vedovo che preferisce l'amore della figlioletta a quello dell'amante.