Quanti colori, quante danze (danze guerriere e danze vere e proprie), quante sorprese, quanta passione e romanticismo (e quanta neve, purtroppo!) in questo film!.. Ma perché stupirsi di tutti questi effetti speciali e non?!?.. E' o non è un'opera "made in China"?!?.. E come tale va presa: una leggenda più che una storia, trasposta e raccontata come una fiaba. Le opere cinematografiche con questo stile e di questo stampo vanno viste con gli occhi di un bambino, altrimenti non si vola. Il cinema orientale riesce ancora a farci sognare (e non è poco visti i tempi che corrono), perché ha una purezza quasi infantile ed è romanticamente bello, con intrecci spesso shakespeariani. Che dire poi della fotografia, delle scenografie e delle coreografie sempre accurate?.. La regia di Zhang Yimou, già apprezzata nel precedente "Hero", è più incentrata sugli attori (tutti bravissimi) e di conseguenza è ancora più attenta ai dettagli, agli sguardi, alle espressioni e ai movimenti del corpo. "La foresta dei pugnali volanti" è senza dubbio una delle sue pellicole migliori ed è un film che, malgrado il finale un pò esagerato e pomposo, consiglio a tutti: coglietelo come quei fiori che il protagonista dona alla propria amata...
