Mi dispiace molto perchè da questo libro, o meglio dall'autrice, mi aspettavo di più. Il titolo era promettente e resta significativo; il futuro come ce lo immaginavamo una volta e come invece è. La Dandini pensavo fosse una garanzia, conoscendola come presentatrice e donna di spettacolo colta ed interessante, inoltre tante recensioni sono positive, insomma tutto giocava a suo favore. Invece nulla, non c'è stato niente da fare; nessuno dei protagonisti mi ha davvero coinvolta, la storia non è decollata, il finale risulta banale e persino un pò stucchevole, la scrittura mi è risultata piuttosto noiosa, tende a dilungarsi troppo su aspetti e descrizioni francamente poco interessanti, e l'umorismo di cui è imperniato non sortisce l'effetto sperato. Punto a suo favore le tante frasi da appuntarsi, spunti di riflessione che ci riguardano un pò tutti. Nient'altro purtroppo.
Il futuro di una volta
C'è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto. E l'istante in cui accetti di essere fragile. Laury, settant'anni suonati, quella svolta non l'ha ancora avuta e ancora si sente una ragazzina. Lo stesso vale per sua figlia Elena, trentasette anni di dieta a basso contenuto di emozioni. E Yves, che da anni è silenziosamente innamorato di Beatrice e si è sempre tenuto al largo da mosse rischiose. Ma a volte il destino decide di intervenire e gli uomini e le donne non possono fare altro che risvegliarsi alla loro stessa vita.
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Autore:
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Editore:
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Anno edizione:2017
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Ho acquistato questo libro con l'aspettativa di catapultarmi in una lettura diversa, considerando che apprezzo molto l'autrice. Non nego il senso di delusione, non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi, sicuramente alcuni tratti hanno acceso di più la mia curiosità, però nel complesso il mio giudizio è negativo, come se non funzionasse. Nonostante tutto sono riuscita a portare avanti la lettura, fino alle ultime pagine.
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Antonio Favino 15 maggio 2016
A me questo libro è piaciuto. Racconta un mondo al femminile popolato da un gruppo di hippy vicini ai settanta segretamente intenti a organizzare il compleanno di Laury. Osservatrice semi distaccata la figlia "quasi quarantenne" incapace di esternare i propri sentimenti anestetizzati in un grigio ambiente impiegatizio, dove nasconde sé stessa e le proprie contraddizioni. Contemporanemente un affascinante personaggio francese vive sulla Senna in una barca condivisa solo con Chien, il suo cane. Sono rimasto affascinato dalla storia fin da subito, in un racconto di personaggi assolutamente normali, che potremmo incontrare ogni giorno al mercato rionale, o in uno degli anonimi uffici che riempiono le periferie commerciali delle nostre città. Mi è piaciuto il tono divertente e graffiante con cui la Dandini dipinge i personaggi, ironizzando su certe assurde abitudini della nostra società, vuota di quei valori che le generazioni degli anni '50 hanno portato avanti con caparbietà, e che qualcuno ancor oggi cerca ancora di tenere in vita. La capacità di Serena Dandini è proprio quella di raccontare tutto ciò con leggerezza. Così fornisce lo spunto per una riflessione sulle vicende della vita e sulle scelte, anche positive, che ne derivano. Mi sento di consigliarne la lettura.
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