Gabbia del re

Uno dei libri più noiosi che abbia mai letto. Troppe descrizioni, troppe ripetizioni. Tutto ció che succede d'importante nel libro lo si puó trovare negli ultimi 4 capitoli, saltate pure il resto che tanto si intuisce. La traduzione è pessima. Ci sono tantissimi errori sintattici (vedi: Ma lui ci pensa, a Mare?) e di significato. Se riuscite, leggerelo in inglese. In italiano perde anche quel poco che ha di carino.

Come gli altri due libri, "Gabbia del re" è un mix di azione e di intrighi capaci di farti leggere l'intera storia tutto ad un fiato. Finalmente l'autrice ci accontenta anche sul lato sentimentale approfondendo il rapporto tra Cal e Mare..il tutto per darci il colpo finale. Stile veloce senza inutili descrizioni. Purtroppo non è l'ultimo volume e quindi dovremmo aspettare un altro anno per concludere questa serie.

Siamo arrivati al terzo libro della serie (io speravo fosse l'ultimo ma ahimè mi sono illusa). La storia viene trascinata avanti con grande sforzo a parer mio, ogni volta che la storia sembra che stia arrivando ad una svolta, questa fine ti sfugge dalle dita, con una giustificazione anche spesso priva di senso, sembra quasi che l'autrice stia cercando di spremere a più non posso questo frutto per poterci guadagnare di più allungando o annacquando la storia di avvenimenti inutili e privi di senso. In questo libro la protagonista affronta la sua prigionia e la sua fuga, acquisisce maggiore consapevolezza di se stessa e dei suoi poteri, ma spesso appare forzatamente confusa su ciò che vuole e ciò che ha. Lo stesso vale per tutti i personaggi. è vero che non esiste un bianco e un nero, ma i personaggi sembra che perdano di consistenza e le loro personalità vengano piegate semplicemente per volere di trama.