cosa hai combinato...cosa sei andato a rimestare...che sacrilegio hai compiuto... Giampaolo Pansa non per ricchezza, non per aver deciso di beatificare il fascismo è partito alla volta di un viaggio in più puntate nel voler rileggere la nostra guerra civile in maniera scomoda. Ha deciso di leggerla dalla parte dei vinti, cosa che non si fà mai nella democrazia dei vincitori. Esce così il terzo libro sui GENDARMI DELLA MEMORIA e si incrocia la stretta attualità di un paese con una retorica sinistra in crisi ed in mille pezzi, e le storie di quel periodo di guerra civile, dove si e' combattuto per la libertà, ma dove per alcuni questa parola ha significato diritto di vita e di morte su tutti in qualità di nuovi "padroni" momentanei del vapore. Insomma un altro libro da leggere con la giusta acutezza di quei momenti e da non lasciarsi trarre in inganno dalla sinistra più bieca che urlando al sacrilegio non ci vorrebbe far conoscere l'altra faccia della luna.... Buona lettura.
Chi sono i "gendarmi della memoria" evocati nel titolo del nuovo saggio di Giampaolo Pansa? Sono tutti coloro - dalla sinistra radicale a molti intellettuali che vi si richiamano ideologicamente - che tengono sotto chiave la memoria della guerra civile, per impedire che chiunque dissenta dalla loro versione ci metta le mani, la "revisioni", racconti verità scomode che possano intaccarne l'immagine oleografica da loro custodita e tramandata nel tempo. Questo libro ripercorre l'esperienza vissuta da Pansa nell'ultimo anno, dopo l'uscita del suo "La Grande Bugia". Un lavoro scomodo, documentato e duro, che rimetteva in discussione il mito resistenziale e il ruolo giocato dai comunisti nel costruirlo, criticando al contempo quanti non accettavano nessuna forma di ripensamento o di autocritica. La reazione contro Pansa è stata durissima, costellata da gravi episodi di intolleranza. Ma l'autore non si è fatto certo intimidire e nelle sue nuove pagine dimostra la validità delle tesi che ha sostenuto, rivelando parecchie delle storie "proibite" dai gendarmi: da quelle di comandanti partigiani comunisti eliminati dal Partito perché dissenzienti rispetto alle sue direttive, al ruolo ambiguo che esso svolse in una zona cruciale come l'Emilia nel periodo successivo alla Liberazione. Insieme a queste, Pansa racconta molte altre vicende della resa dei conti sui fascisti sconfitti, grazie alle testimonianze di persone che, dopo 60 anni di silenzio, oggi parlano.
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XVI+504 p., f.to cm 22x13,5, copertina rigida con sovraccoperta. Ottime condizioni. 9788820043919.
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Anno edizione:2007
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Andrea Rebolino 07 settembre 2009
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