Giacomo Puccini. La Boheme (Blu-ray) - Blu-ray di Giacomo Puccini,Hibla Gerzmava
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Giacomo Puccini. La Boheme (Blu-ray)
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Descrizione



Concerto registrato alla Royal Opera House, Covent Garden, Londra, nel dicembre 2009.

Opera in quattro atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa.

Personaggi
Mimì (soprano)
Musetta (soprano)
Rodolfo, poeta (tenore)
Marcello, pittore (baritono)
Schaunard, musicista (baritono)
Colline, filosofo (basso)
Benoît, il padrone di casa (basso)
Parpignol, venditore ambulante (tenore)
Alcindoro, consigliere di stato (basso)
Sergente dei doganieri (basso)
Doganiere (basso)

Atto I
Un giovane poeta, Rodolfo, e il suo amico Marcello, pittore, conversano nella gelida soffitta che è la loro abitazione. Giungono gli amici Colline e Schaunard. Quest’ultimo – musicista – è riuscito a guadagnare qualcosa e porta con sé cibo e vino. Viene improvvisato un festino, ma l’umore dei quattro cambia subito quando si presenta il padrone di casa a chiedere la pigione. Per fortuna, simulando virtuosa indignazione al racconto di una sua avventura, trovano il pretesto per cacciarlo dalla stanza. Marcello, Colline e Schaunard escono per recarsi al caffè Momus; Rodolfo, per finire un articolo, si attarda nella soffitta. Qualcuno bussa alla porta: è Mimì, una ragazza sua vicina, venuta a chiedere un fiammifero. È sfinita e Rodolfo le offre un po’ di vino. Il lume si spegne, cade la chiave di casa a Mimì e, mentre la cercano insieme nel buio, le loro mani si incontrano. L’attrazione è reciproca. I due giovani narrano ciascuno la propria storia. Da fuori gli amici chiamano, Rodolfo risponde che arriverà tra poco, accompagnato da Mimì.
Atto II
Davanti al caffè Momus dove Rodolfo, insieme a Mimì, siede con gli amici, arriva poco dopo, accompagnata dall’anziano Alcindoro, Musetta, un tempo amante di Marcello, nelle cui braccia finisce per gettarsi di nuovo. Poi i quattro giovani con le amiche si eclissano, lasciando il conto da pagare ad Alcindoro.
Atto III
Alla Barriére d’Enfer. Mimì parla con Marcello, che sta dipingendo l’insegna di una trattoria. Scossa da colpi di tosse, si lagna con lui della gelosia di Rodolfo. Marcello va a parlare con l’amico, nella trattoria, mentre Mimì si nasconde. Anche Rodolfo è, come Mimì, deciso a troncare la relazione: ma si intenerisce rivelando che Miimì è malata di tisi e rievoca i tempi migliori del loro amore. Mimì si mostra e i due si abbracciano. Pure, dovranno separarsi, Rodolfo è privo di mezzi. Intanto Marcello e Musetta litigano aspramente.
Atto IV
Rodolfo e Marcello sono nuovamente nella soffitta e pensano alle amiche lontane. All’arrivo di Schaunard e Colline, fingono di organizzare un banchetto. Ma compare Musetta, agitatissima: Mimì è fuori, svenuta, morente. Mentre Rodolfo la fa coricare, Musetta e Colline escono per impegnare qualcosa e procurarsi del denaro: l’una i gioielli, l’altro la giacca, cui dà un tenero addio. Rimati soli, Mimì e Rodolfo rievocano il loro primo incontro. Rientra poi Musetta, che ha comperato il manicotto tanto desiderato da Mimì, mentre Colline annuncia che il medico sta arrivando. Rodolfo spera ancora che Mimì possa guarire, ma gli amici tacciono, avvedendosi che Mimì si è spenta in quell’istante. Poi anche Rodolfo capisce e si getta in lacrime sul corpo di lei.

(fonte: Enciclopedia della Musica Garzanti)

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14 giugno 2010
0809478070603

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Giacomo Puccini

1858, Lucca

Compositore. Gli esordi. Ultimo di una dinastia di musicisti attiva da cinque generazioni, rimase orfano a sei anni per la morte del padre Michele, già organista e maestro del coro del duomo, nonché direttore dell'Istituto musicale di Lucca. Nonostante le difficoltà finanziarie, la madre Albina Magi poté fargli seguire studi regolari al Ginnasio e all'Istituto musicale, studi che tuttavia il ragazzo affrontò senza troppo entusiasmo. Il suo primo maestro, lo zio Fortunato Magi, succeduto nelle cariche del cognato, lo affidò quindi a Carlo Angeloni (già insegnante di Alfredo Catalani), col quale Giacomo studiò con notevole profitto e scoprì la propria vocazione per il teatro. Nel 1876 si recò a piedi a Pisa per assistere per la prima volta nella sua vita alla rappresentazione di un'opera, l'Aida...

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