Mi ha incuriosito la trama di questo romanzo in cui già il titolo, Il giardino delle nebbie notturne, richiama un modo particolare di vedere la natura, con un occhio più etico che edonistico. Del resto la vicenda della giudice Teoh Yun Ling, che giunta al pensionamento si ritira in un luogo che anni prima ha chiamato casa, Yugiri, il giardino delle nebbie notturne, preannuncia una storia di ricordi, a volte piacevoli, ma più spesso dolorosi (la donna, insieme alla sorella maggiore, è stata imprigionata dai giapponesi e al termine della guerra di tutti i reclusi è risultata l’unica sopravvissuta, benché mutilata nell’anima e nel corpo). Potrebbe sembrare un buon retiro, ma il motivo per cui si reca là è che soffre di una malattia neuro degenerativa che le fa perdere la memoria e proprio lì dove ha trascorso il meglio della sua vita è dolce e struggente rievocare il passato. La prigionia l’ha segnata pesantemente nell’anima e nel corpo, quasi senza speranza di un ritorno alla normalità dopo l’uscita dal campo di concentramento. Ma Teoh ritroverà la sua strada cercando di realizzare quanto sognato dalla sorella maggiore, morta in prigionia, e cioè creare in quella terra un giardino giapponese, missione a cui darà un contributo sostanzioso Aritomo, il giardiniere giapponese dell’imperatore. Il suo odio per chi ha distrutto quanto di più caro avesse al mondo poco a poco si trasforma in rispetto e ammirazione per quest’uomo di poche parole, ma dai grandi e profondi silenzi, la cui filosofia di vita verrà trasmessa alla donna. E chi scrive, che narra dei ricordi, della sua trasformazione è proprio Teoh, con uno stile che leviga e che incide, che è frutto di riflessione e di impeto, che pone la memoria come il mondo che per lei è stato, realizzando a un romanzo nel romanzo di cui non si potrà non apprezzare la finalità, con il peso immenso della storia e la fragile realtà del perdono,.
Il giardino delle nebbie notturne
Altipiani di Cameron, Malesia, 1988. La giudice Teoh Yun Ling ha deciso di abbandonare la città e la professione di una vita. Una decisione inaspettata, sorprendente e, secondo il parere di molti, prematura. La ragione, infatti, è oscura a tutti tranne che a lei: una malattia strisciante minaccia di strapparle ogni ricordo, privarla perfino della parola. L’unico luogo in cui Teoh Yun Ling trova riparo è Yugiri, il giardino delle nebbie notturne: un luogo in cui ha vissuto e amato molti anni prima; il luogo delle memorie, del silenzio, della contemplazione. Altipiani di Cameron, Malesia, 1951. Yun Ling ha ventotto anni, l’animo in guerra e una ferita ostinata in fondo al cuore. È una sopravvissuta: alla Seconda guerra mondiale, al campo di prigionia in cui è morta sua sorella, all’odio per gli invasori nipponici che in lei è una brace sempre accesa. È per questo motivo che decide di cercare Aritomo, misterioso giardiniere giapponese che vive isolato su quelle montagne in cui lei è cresciuta. Intende chiedergli di realizzare un giardino in nome della sorella scomparsa: la necessaria riparazione alle torture della guerra. Inaspettatamente, l’uomo rifiuta: non progetterà per lei il giardino, non assumerà su di sé le colpe del suo popolo. Si offre però di prenderla come apprendista fino all’arrivo del monsone, in modo che la ragazza possa imparare la sua arte. Presto Yun Ling scoprirà che, proprio come un giardino, anche l’animo umano sa accomodare molte cose: cose benevole e generose, ma anche contraddittorie e brutali. Cose come la violenza, il tradimento. Cose come l’amore. Dalla penna magistrale di Tan Twan Eng, Il giardino delle nebbie notturne è una storia poetica e tragica, in cui guerra, bellezza e memoria si uniscono nel racconto straordinario di una vita. «Da come guardavi quell’airone poco fa» ha detto, «ho avuto l’impressione che stessi contemplando il passato». Mi sono voltata per guardarlo di nuovo; si era inoltrato verso il centro del laghetto. Dalla superficie saliva una nebbia mista a sussurri che solo il vento riusciva ad afferrare. «Lirico, pieno allo stesso tempo di compassione e di dolore. Un romanzo di misteriosa e tragica bellezza, che si dipana al centro di un’epoca feroce». Kirkus Reviews «Tan Twan Eng ha un tocco straordinario, la sua scrittura è poetica e generosa». The New Yorker
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Formato:
-
Testo in italiano
-
Cloud:
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Renzo 12 luglio 2025Atmosfere d’oriente
Formato:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Cloud:
Gli eBook venduti da Feltrinelli.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows