Tra i tanti racconti di Wyndham, che ti trascinano, che si lasciano leggere c'e' anche questo. Il giorno dei trifidi ti porta fuori dal tuo tempo, fuori dalla dimensione attuale, ti catapulta in quel luogo senza tempo, senza vita che ti fa palpitare l'anima. immedesimarsi nel risveglio di Bill Masen e' isteria pura..il resto lo leggerete voi, non dico altro voto 9 ad una perla proveniente da quei bei ed incontaminati anni '50
Il primo segnale è una straordinaria pioggia di meteoriti verdi che scende su Londra illuminandone il cielo notturno e toglie la vista a chiunque vi assista. Poi, l'invasione: quei corpi celesti contenevano infatti i semi di piante mostruose che crescono a una velocità mai vista, si spostano e inghiottono qualunque essere vivente, umani compresi. Solo una piccola colonia sull'isola di Wight è ancora immune, ma la civiltà, impazzita di terrore, per sopravvivere si è riassestata su spietate basì feudali... Ospitato a puntate sulla rivista americana "Colier's" nel 1951, "Il giorno dei Trifidi" è stato un immediato successo, la prima affermazione di massa della fantascienza al di fuori del ristretto ambiente degli appassionati, dopo gli ormai lontani trionfi di H.G. Wells. Da un giorno all'altro, i silenziosi e letali trifidi si sono conquistati un posto nell'ampia galleria di creature mostruose che l'uomo è andato nei secoli evocando per dare corpo ai più nascosti fantasmi della propria immaginazione.
Venditore:
-
Autore:
-
Traduttore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2014
-
Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
-
Giuseppe Valente 11 maggio 2016
Wyndham sa scrivere, lo capisci fin dall'incipit. Ciò che non capisci per un po' è il collegamento trifidi - "cometa", ma a posteriori è tutto più chiaro considerando che il 90% della SF di quegli anni è pervasa dalla minaccia della guerra fredda. E poi i trifidi. Questo è il secondo romanzo apocalittico di fila che leggo dopo Gomorra e dintorni: quattordici anni prima di Disch anche Wyndham appioppa l'aggettivo catastrofico a dei vegetali. Sarà qualche trauma infantile dilagante, magari le mamme dell'epoca costringevano i figli a mangiare i cavoletti di Bruxelles. Fatto sta che far diventare delle piante artefici - termine improprio per i trifidi - di un'apocalisse ha i suoi perchè: senza dubbio psicologicamente per il lettore per il quale i vegetali sono sempre stati innocui (il pericolo si annida dove meno te l'aspetti), in secondo luogo per le motivazioni che hanno portato i cavoletti di Bruxelles a costituire una minaccia per l'Uomo (l'estraneo, l'alieno in Disch, praticamente il contrario in Wyndham). In un romanzo apocalittico l'obiettivo deve giustamente focalizzarsi sulla psicologia dei personaggi, ciò che interessa è come reagirebbe un uomo in un mondo che da un momento all'altro non è più il suo, come cambiano la morale e l'etica, come cambia la società. Qui Wyndham è meno duro di Disch, meno cinico, ma fortunatamente non buonista nè moralista (paragone valido anche per il finale). Fin qui ho esageratamente posto al centro dell'apocalisse i trifidi più che altro per paragone spontaneo con Gomorra e dintorni. Wyndham, al contrario, fa capire bene quale sia la vera catastrofe per l'Uomo: la cecità. E voglio sottolineare come a ogni pagina l'autore inglese riesca a convincerci sempre più di quale sia la vera minaccia. "Perchè allora lo scrivi solo alla fine?" Perchè tutti iniziamo a leggere con delle convinzioni errate (non che i titolisti mondadoriani aiutino - L'orrenda invasione, ma davvero?) invece dovete leggervi 'sto romanzo e vedrete come Wyndham vi farà cambiare prospettiva.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it