Come una fucilata, le sue ultime, consapevoli riflessioni in attesa della morte annunciata e imminente. Lucido, onesto come sempre, vitale fisicamente e intellettualmente, Oliver Sacks ci dona il se stesso più profondo e autentico. Una testimonianza imperdibile di come la Morte ci deve cogliere vivi.
Gratitudine
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I quattro scritti qui raccolti sono la lettera di congedo che Oliver Sacks ha voluto indirizzare ai suoi lettori.
Dapprima rendendoli partecipi delle proprie sensazioni di fronte alla soglia degli ottant'anni, e più tardi informandoli, con perfetta sobrietà, di essere affetto da un male incurabile. Ma non ci si inganni: sono pagine vibranti di contagiosa vitalità quelle che Sacks ci regala, dove più che mai si respirano freschezza, passione, urgenza espressiva. Come quando, riflettendo sulla vecchiaia, rivela di percepire «non una riduzione ma un ampliamento della vita mentale e della prospettiva»; o quando si ripromette, nel breve tempo che gli resta, di «vivere nel modo più ricco, più intenso e più produttivo possibile»; o quando racconta di aver visitato, fra una terapia e l'altra, il centro di ricerca sui lemuri della Duke University: «... mi piace pensare che, cinquanta milioni di anni fa, uno dei miei antenati fosse una piccola creatura arboricola non troppo dissimile dai lemuri odierni»; o quando, pochi giorni prima della morte, contemplando la sua vita dall'alto «quasi che fosse una sorta di paesaggio», ne rievoca i momenti essenziali: del tutto simile, in questo, a un filosofo da lui molto amato, David Hume, il quale, appreso di avere una malattia mortale, scriveva nella sua breve autobiografia: «È difficile essere più distaccati dalla vita di quanto lo sia io adesso».
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Anno edizione:2016
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Moni 03 dicembre 2025Arriva dritto al centro di se stesso
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Elvira 20 marzo 2025
Questo piccolo volume, che si legge in meno di un’ora, raccoglie quelle che sono le ultime profonde ed intime riflessioni della vita di Oliver Sacks, scritto nei suoi ultimi giorni. Al centro emerge il valore ed il senso della gratitudine verso quelle che sono state le gioie ma anche i dispiaceri della sua vita, analizzate adesso con la profonda lucidità data forse dalla consapevolezza della morte che arriverà inesorabile. Un breve, ma potentissimo, invito a vivere pienamente, apprezzando ogni singolo istante, con una forza emotiva che risuona ben oltre le parole.
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Sophie 29 dicembre 2021
Questo libricino contiene quattro brevi testi che Sacks scrisse sul finire della propria esistenza e che ci svelano le sue ultime riflessioni sulla vita che ha vissuto, sulla malattia che lo avrebbe portato di lì a poco alla morte, sulla morte stessa, sul senso di gratitudine che Sacks sente nei confronti di quello che ha potuto provare e avere nella vita. Un vero e proprio testamento spirituale, toccante e profondo pur nella sua brevità, super consigliato se si vuole conoscere la parte più intima e personale dell'autore.
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