Il presente volume traccia un quadro dell'attività di governo dell'Imperatore Federico I Barbarossa tra la metà e la fine del dodicesimo secolo concentrandosi quasi esclusivamente sull'aspetto militare con pochissime e brevi divagazioni strettamente necessarie. Paolo Grillo dimostra come tanti luoghi comuni legati alle battaglie medievali siano falsi. La guerra non era una prosecuzione dei tornei e dell'attività cortese cavalleresca ma, allora come oggi, uno sporco affare, pieno di sudore, lacrime e sangue; non era vero che le battaglie fossero scontri generati dall'irrazionalità, tutt'altro, esse richiedevano un attenta pianificazione logistica e precise idee di strategia. La guerra nel Medioevo non era ancora percepita come una scienza ma i suoi specialisti iniziavano comunque a percepirne alcune leggi e a metterle in pratica sotto forma di tattiche, le quali potevano andare dalla ricerca attiva della battaglia campale, a semplici azioni di disturbo fino alla spietata tattica della terra bruciata e del terrore. Insomma un libro scritto apposta per gli appassionati di storia militare. P.S. Una nota di merito per lo straordinario racconto sul ruolo delle donne durante l'assedio di Ancona.
Le guerre del Barbarossa. I comuni contro l'imperatore
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Paolo Grillo si sofferma con precisione da storico e con verve di romanziere su battaglie, papi, sogni bizantini, epidemie, violenze sui civili e mastri costruttori di macchine d’assedio. Bruno Ventavoli, “Tuttolibri” Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, vuole riacquisire il controllo perduto sul Regno d’Italia per poi assoggettare il Mezzogiorno normanno. Ma durante l’assenza del potere imperiale le città italiane sono cambiate: sono città ricche, militarmente potenti, che pensano a se stesse come collettività di uomini liberi. Quando l’esercito teutonico cala sulla penisola si trova a fronteggiare i comuni italiani. Sarà uno scontro fisico ma anche ideologico tra due società agli antipodi. È la guerra, durata oltre vent’anni – dal 1154 al 1176, prima di giungere a una pace definitiva nel 1183 – che vede Federico Barbarossa tentare di piegare i comuni italiani. Una aristocratica cavalleria teutonica contro masse di fanti comunali appiedati. Un ambizioso progetto di governo universale contro l’autogoverno di città libere. Una società fortemente gerarchizzata contro comunità di uomini eguali in grado di autodeterminarsi.
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Autore:
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Anno edizione:2018
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Capitan_Mclive 26 novembre 2021Dell'arte della guerra... medievale.
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