La Storia può essere orribile, ma è quando la guerra ti sfiora la pelle che la paura penetra a fondo fino al midollo della tua anima, sconvolgendo l'esistenza per sempre, strappandola ai vivi o sgomentandola agli scampati. È così che coloro che si celano dietro i personaggi e i lettori di questo romanzo scoprono la crudeltà a cui piò giungere l'essere umano, in un precipitarsi di eventi che nessuno, una volta partiti, può più fermare. Ed è a questo punto che la Storia, quella con la esse maiuscola, fino a quel momento parallela ad essa, si fonde e confonde dolorosamente con esperienza intima e personale. Due piani di racconto, inizialmente separati, tenuti assieme da ricordi che appena sfioravano la dolcezza della vita, piano piano si mescolano fino a diventare un tutt'uno, ad un ritmo perentorio a cui non ci si può più sottrarre, nella lettura, così come nella vita.
