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Cinque storie vere per ricordarci che tutti i popoli, almeno una volta nella Storia, sono stati migranti.
«Qui il dramma della fuga è narrato dai rifugiati in prima persona, con finestre che si aprono sul contesto storico» - Antonella Barina, Il Venerdì
«Le persone vogliono buttarsi in mare. Dicono che nuotando per due ore si può raggiungere la riva. Preferiscono annegare, piuttosto che tornare indietro. Tornare indietro sarebbe una condanna a morte. Ciò che mi interessa è rimanere viva.»
Tutti i popoli sono stati migranti almeno una volta nella Storia. Spinti da guerre, persecuzioni, fame, molti sono stati i ragazzi e le ragazze che hanno preso la via del mare da soli o insieme ai loro cari, rischiando la vita per cercare rifugio. Questo libro ce lo ricorda, raccontando cinque storie vere. Quella di Ruth, in fuga dalla Germania nazista. Quella di Phu, via dal Vietnam in guerra. Quella di José, che si imbarca per non vivere più nella Cuba di Castro. Quella di Najeeba, che fugge dall'Afghanistan per salvarsi dai talebani. E infine quella di Mohamed, che dalla Costa d'Avorio in piena guerra civile affronta il viaggio per approdare in Italia, dove oggi vive e lavora.
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