Io posso. Due donne sole contro la mafia - Pif,Marco Lillo - copertina
Io posso. Due donne sole contro la mafia - Pif,Marco Lillo - copertina
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Letteratura: Italia
Io posso. Due donne sole contro la mafia
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Descrizione

Un'incredibile storia vera raccontata da Pif e Marco Lillo con l'intenzione di cambiarne il finale.

«Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no.»


Immaginate di tornare un giorno a casa vostra e di trovarci un costruttore legato alla mafia che vi dice che quella non è casa vostra, ma sua. E che, qualche anno dopo, ve la danneggi gravemente per costruirci accanto un palazzo più grande. E immaginate di dover aspettare trent’anni prima che un tribunale italiano vi dia ragione e vi riconosca un compenso per i danni, che però nessuno vi pagherà mai, dato che il costruttore nel frattempo è stato condannato perché legato alla mafia. E ancora, immaginate che di quella somma, che non riceverete mai, l’Agenzia delle entrate vi chieda il 3 per cento. Questo è quello che, più o meno, è successo a Maria Rosa e Savina Pilliu. “Più o meno”, perché in trent’anni, in realtà, è successo questo e molto altro. Venuti a conoscenza della vicenda, Pif e Marco Lillo hanno deciso di raccontarla in questo libro, con l’intenzione di aiutare concretamente le sorelle Pilliu, e cambiare il finale della storia. Perché questa storia non è ancora finita, e assieme possiamo ribaltare il senso di quell’“Io posso” che sottintende sempre “e tu no”: “Io posso e tu no perché io sono lo Stato e tu no.”

Dettagli

20 settembre 2022
160 p., Brossura
9788807896866

Valutazioni e recensioni

  • nulla dies sine legere
    Ci sono libri che vanno letti, regalati, comprati!

    Ci sono libri che vanno letti: questo è uno di quelli. Perché parla dell'incredibile coraggio di una madre e due sorelle originarie della Sardegna ma con casa e negozio a Palermo, che da sole hanno sfidato i soprusi mafiosi. Perché descrive lo Stato che c'è e lo Stato che non c'è....ed il bilancio è desolante. Perché gli Autori hanno ricostruito con precisione e dettagli, fatti; processi; nomi e cognomi. Ci sono libri che vanno regalati: questo è uno di quelli. In particolare ai giovani. Perché non cadano nell'errore di tranciare da distante giudizi ("eh ma alla mafia possono anche ribellarsi") e comprendano quanto coraggio, tenacia e resilienza alle amarezze ed ingiustizie si debba avere per tenere testa ai soprusi mafiosi. soprattutto negli anni della vicenda Pilliu. Soprattutto, questo è un libro da COMPRARE e non solo per la sua intrinseca qualità e valore, ma anche perché gli Autori hanno devoluto i loro diritti prima alle sorelle Pilliu, protagoniste della vicenda, poi a sostegno di associazioni antimafia. Acquistarlo (agevolandone anche la ristampa) è un piccolo gesto, ma con un preciso significato.

  • fra
    BELLO

    Storia ben costruita e dettagliata. Stra consigliato.

  • Magda
    Un coraggioso atto di speranza

    Nella Palermo di ieri e di oggi PIF racconta una storia vera, con eleganza e qualche tratto di ironia, per colmare il vuoto delle istituzioni che non hanno aiutato le sorelle Pilliu, pervicaci donne pronte a non piegarsi alla mafia e alle logiche del sorpruso. I compensi della vendita di questo libro vanno alle sotelle Pilliu. Ci vorrebbero più PIF in questa Italia.

Conosci l'autore

Foto di Pif

Pif

Pif è un conduttore televisivo, autore, sceneggiatore e regista italiano. All'anagrafe Pierfrancesco Diliberto, Pif inizia la sua carriera lavorando come assistente alla regia di Franco Zeffirelli in Un tè con Mussolini (1998) e con Marco Tullio Giordana ne I cento passi (2000). Nel 2000 Pif diventa autore televisivo, acquistando poi celebrità con “Le Iene”, dove lavora come autore e inviato dal 2001 al 2010. Nel 2007 per Mtv realizza “Il testimone”, il suo primo programma individuale, tra i più originali e innovativi del panorama televisivo odierno. Nel 2017 è su Rai3 con il suo “Caro Marziano”. Al cinema intervista Ettore Scola nel documentario Ridendo e scherzando. Nel 2013 debutta alla regia con il suo primo lungometraggio...

Foto di Marco Lillo

Marco Lillo

1970

Marco Lillo, redattore de l'Espresso, collabora con MicroMega. Autore con Sabina Guzzanti di "Reperto Raiot".Romano, ma legato alla Calabria, terra dei suoi genitori. Dopo la laurea in giurisprudenza in diritto tributario diventa consulente e assistente volontario a "La Sapienza". Nel 1994 lascia la professione per iscriversi alla scuola biennale di giornalismo di Urbino. Fino al 2000 lavora a Radio Capital e conduce l'approfondimento informativo della trasmissione mattutina. Dal 2000 è a "L'espresso" per il quale ha scritto tra l'altro le inchieste esclusive "Calciopoli", "Casa Nostra" (le case degli enti affittate e poi svendute ai politici a prezzi di favore) e "Pronto Rai" (il caso Berlusconi-Saccà). Ha scritto con Pif Io posso. Due donne sole contro la mafia (Feltrinelli,...

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