Isolina non è un romanzo. E' una storia realmente accaduta a Verona agli inizi del 1900. I protagonisti sono una giovane donna di nome Isolina Canuti ed un branco di uomini che pima si divertono, la deridono, la uccidono, la tagliano a pezzi e la buttano nell'Adige. Isolina ha 19 anni e si infatua di un tenente degli alpini di una famiglia dell'alta borghesia di Udine, che si approfitta di lei e che poi, saputo della gravidanza, la spinge ad abortire, dandole anche parecchi denari. Lei resiste, spera che a lui importi tanto da accudire lei e il figlio che verrà. Ma si sbaglia e perderà la vita di entrambi. La storia torna agli onori della cronaca dopo che un giornalista socialista di un giornale locale tale Todeschini, spinge il tenente Trivulzio alla querela. Il caso arriva in tribunale e vengono esposti i fatti e sentiti i testimoni. Sentenza a favore del tenente. Isolina ne esce tagliata a pezzi di nuovo. Una storia vecchia come il mondo. Una mentalità dura a morire. Isolina è descritta come una donna di facili costumi e dubbia moralità. C'era da stupirsene allora e c'è da stupirsene adesso?
