L'Italia e la questione mediorientale (1947-1953) - Michele Donno - copertina
L'Italia e la questione mediorientale (1947-1953) - Michele Donno - copertina
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Letteratura: Italia
L'Italia e la questione mediorientale (1947-1953)
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Descrizione


La fine della seconda guerra mondiale vide un forte impegno della diplomazia italiana per conservare all'Italia parte delle colonie africane. Ma gli esiti negativi di tale azione finirono per produrre nell'opinione pubblica un forte risentimento verso i vincitori e nei confronti della stessa classe politica nazionale. La “vocazione mediterranea” dell'Italia diveniva ben presto un ricordo, anche se la diplomazia italiana, nel corso della prima legislatura repubblicana, si impegnò a preservare le relazioni con il mondo arabo, tuttavia incontrando una decisa ostilità di Gran Bretagna e Francia. Con l'estendersi della guerra fredda in Medio Oriente e la nascita dei nazionalismi arabi, l'Italia diveniva una pedina fondamentale del Patto atlantico nel mar Mediterraneo, ma nulla di più. La nascita dello Stato di Israele si inseriva in questo nuovo contesto internazionale, mentre l'Italia era in gravi condizioni economiche, traversata da un duro scontro politico interno. L'iniziale atteggiamento italiano, di distacco nei confronti dello Stato ebraico, privilegiava i consolidati rapporti con il mondo arabo, mentre Israele, impegnato a stringere relazioni globali, considerava l'Italia, in ragione della sua posizione strategica, un importante partner politico ed economico. Negli anni Cinquanta venivano definitivamente a cadere le ambizioni italiane nel Mediterraneo, e Israele, dopo la vittoria sugli arabi nella guerra del 1948-'49, raggiungeva un solido ancoraggio nel Medio Oriente. Si scioglieva così l'ambiguità italiana, e ciò favorì una più stretta collaborazione tra le due nazioni, che si sarebbe sviluppata infine sotto l'egida degli Stati Uniti d'America.

Dettagli

Libro universitario
Brossura
9788891782120

Conosci l'autore

Foto di Michele Donno

Michele Donno

1977, Lecce

Michele Donno (Lecce, 1977) è ricercatore di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.Dottore di ricerca in Storia politica dell'Età contemporanea all'Alma Mater Studiorum di Bologna e assegnista di ricerca nel Dipartimento di Scienze storiche e socio-politiche della LUISS Guido Carli di Roma. Ha pubblicato articoli e monografie sul secondo dopoguerra e sulla storia del socialismo democratico e del liberalismo in Italia. È autore dei volumi Socialisti democratici. Giuseppe Saragat e il PSLI (1945-1952), Rubbettino 2009, e Alberto Simonini socialista democratico. Da operaio a ministro della Repubblica (1896-1960), 2010. Ha pubblicato inoltre una Storia dei socialisti democratici italiani nel 2018, sempre per Rubettino.Fa parte del comitato...

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