Less a zonzo

Andrew Sean Greer è uno di quei autori che seguo da anni. Ho letto e amato ogni suo libro, con un particolare predilezione per “La storia di un matrimonio”. Appena visto che era uscito il seguito di Less, l’ho preso subito e iniziato a leggere, senza riuscire neanche a rallentare la lettura. Freddy, il professore di inglese, dopo il matrimonio è tornato assieme allo scrittore e in questo seguito ha il ruolo del narratore. Less a zonzo, è un titolo veramente brutto per un gioiello come questo libro. Non per niente il titolo originale è “Less is lost”. Un romanzo on the road dove si ride e si piange, si commuove, si preoccupa e si sospira insieme al protagonista. Un errore dietro l’altro, un dolore dietro l’altro. Arthur Less, lo Scrittore Americano Minore, si troverà a perdere e a ritrovare persone amate, a girare l’America su Rosina, un camper regalato da un scrittore famoso, ma sopratutto cercherà in tutti i modi per riconquistare la persona amata.

C’è un luogo privo di spazio e di tempo dove alberga il vero “io” e si conservano i legami dell’anima. È una stanza dell’interiorità dove ognuno ha una sua precisa collocazione, definito in sostanza con mirabile certezza. La graduatoria del sentimento ha un indirizzo che prescinde dalle gioie e dalle amarezze, redatta dal supremo valore: l’altezza di se stessi. Less riprende un viaggio salvifico ancorandosi alla sua interiorità, si scherma dalle ingerenze del mondo, proiettandosi nel focolare del suo angolo di casa. E c’è Freddy, pronto a tendere le braccia della comprensione. Con humor e sentimento, questo libro è denso di significati da citare e da ricordare, sempre.