Linguista svizzero. È considerato il fondatore della linguistica moderna, in particolare lo strutturalismo. La sua opera più importante pubblicata in vita è Saggio sul vocalismo indoeuropeo (1878), ma è noto soprattutto per Corso di linguistica generale (1916). Essa si presenta come una raccolta di note autografe e di appunti trascritti da alcuni uditori delle lezioni che egli tenne tra il 1906 e il 1911; l’opera, redatta da alcuni allievi di Saussure, è di importanza capitale, poiché produce, in ambito linguistico, una vera e propria rivoluzione che si rivelerà fondamentale anche per l’avvento dello strutturalismo.
Con le sue teorie introdusse la distinzione tra langue (il sistema delle convenzioni e dei segni, cioè dei codici che costituiscono la lingua di una comunità) e parole (l’uso della lingua del singolo individuo), e quella tra “significante” e “significato”. Definì tra gli elementi linguistici la relazione sintagmatica e affermò l’importanza dello studio sincronico della lingua.