(Ala, Trento, 1798 - Roma 1862) scrittore italiano. Gesuita e letterato austriacante, avversò il romanticismo e il liberalismo. Sulla «Civiltà cattolica», di cui era redattore, pubblicò, a partire dal 1850, numerosi romanzi storici di scarso pregio e di intenti moralistici (L’ebreo di Verona, Lionello, Lo zuavo pontificio ecc.). Più interessante, come raccolta di materiale folcloristico, la sua opera Dei costumi dell’isola di Sardegna (1850). Contro di lui F. De Sanctis scrisse un famoso saggio, facendone il prototipo di certa mentalità retriva e clericale. Sul piano linguistico sostenne l’uso del toscano del ’300 e ’500.