(Verona o Venezia 1531 - dopo il 1609) novelliere italiano. Avventuriero, cambiò in Celio il nome originario (Orazio) per sfuggire alla condanna del governo di Venezia; combatté in Fiandra al servizio degli spagnoli e visse poi in varie corti italiane. Fu anche abile falsario e plagiario; nel 1580 pubblicò abusivamente, col titolo di Goffredo, 14 canti della Gerusalemme liberata di T. Tasso. Traduttore dal francese del Trésor di Brunetto Latini, è ricordato soprattutto come autore delle superficiali Duecento novelle (in realtà 202, composte tra il 1595 e il 1605 e pubblicate nel 1609), che nella cornice ricalcano il Decameron e nei temi, spesso licenziosi, si ispirano a episodi della storia e della cronaca contemporanea.