(Kutno, Polonia, 1880 - Londra 1957) scrittore ebreo-polacco di lingua jiddish. Visse a lungo negli Stati Uniti, poi in Israele. Profondo conoscitore delle comunità giudaiche d’Europa, d’America e di Palestina, è autore di drammi, racconti e romanzi che delineano, in quadri tanto vivaci quanto carichi di inquietudine, il mondo ebraico nell’Europa orientale e nell’emigrazione d’America, le sue usanze quotidiane, i suoi ideali, le persecuzioni da esso sofferte o temute. Varie opere di A. (che ambienta le sue storie sia nel lontano passato sia nel presente) sottolineano il comune retaggio ebraico e cristiano e sconfinano da modi semplicemente narrativi verso un discorso filosofico-religioso: Mottke il ladro (1916), America (1918), la trilogia Pietroburgo, Varsavia, Mosca o Tre città (1929-31), Il canto della valle (1938), Il Nazareno (1939), L’apostolo (1943), Maria (1949), Mosè (1951).