La pubblicazione ISMEA raccoglie i risultati dell'esperienza derivante dall'indagine socioeconomica effettuata dall'Istituto nel 1995 ed il conseguente utilizzo del
data set negli anni successivi. Essa si propone quale manuale per il trattamento delle informazioni raccolte nell'ambito d'inchieste sulle condizioni socioeconomiche e fornisce le linee guida per l'elaborazione di dati aggregati per l'uso econometrico, nonché per la redazione di bilanci aziendali, d'impresa, familiari ed ambientali che costituiscono modelli di micro-simulazione non comportamentali utilizzabili.
L'impianto metodologico dell'indagine è tutt'oggi considerato attuale ed ha suscitato anche a livello internazionale grande interesse per la capacità di interpretare, secondo un approccio olistico, le molte sfaccettature delle diversità economiche, sociali ed ambientali del settore agricolo ed agroalimentare. Tale approccio si colloca nel solco della tradizione italiana, aperto dall'Inchiesta Jacini sulle condizioni delle classi agricole in Italia condotta negli anni fra il 1877 ed il 1882. L'indagine peraltro si situa, limitatamente alla componente agricola, nel filone delle indagini sui "Living Standard" (standard di vita) avviato dalla Banca Mondiale a partire dal 1980, il cui obiettivo è quello di produrre statistiche sui comportamenti delle famiglie che possano essere di supporto nella realizzazione di appropriate politiche di sviluppo. Rispetto ad altre indagini sulle aziende agricole, infatti, l'indagine Ismea estende il campo di osservazione agli aspetti sociali, includendo fra l'altro l'uso del tempo ed i consumi familiari, e dunque consente di valutare l'impatto delle decisioni di politica economica non solo sugli aspetti economico-finanziari ma sul benessere in generale delle famiglie agricole.