4,5 Alessandro D’Avenia ha un dono meraviglioso: con una frase soltanto, riesce a descrivere, a mostrarti il significato e il valore della vita, il senso della vita in tutti i suoi colori e le sue sfumature, quelle sfumature che da bambina io creavo con la grafite delle matite colorate che amavo come poche altre cose al mondo e che mi portavo sempre dietro ovunque andassi. La storia di Leo e Beatrice e di Silvia mi ha insegnato ancora tanto, a distanza di anni dalle altre riletture. Grazie, Prof. 💫
Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.
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Edizione:2
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Anno edizione:2011
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Federica 28 maggio 2025Grazie, Prof 💫
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Davide69 12 gennaio 2025A tratti emozionante
È il primo libro che leggo di qyesto autore. I protagonisti sono tre adolescenti, Leo, Silvia e Beatrice. Quest'ultima è ammalata di leucemia. È un romanzo di formazione, ben scritto, si legge in modo scorrevole. Segnalo una bella citazione: "Regalare il proprio dolore agli altri è il più bell'atto di fiducia che si possa fare".
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Emilia 11 luglio 2023
Molto bello
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