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Nationality Letteratura: Germania
Le ciliege della libertà
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Descrizione


Nato in una famiglia piccolo borghese (emblematica è la tragica figura del padre, reduce dalla prima guerra mondiale), il protagonista aderisce all'organizzazione giovanile comunista della Baviera e nel 1933 viene rinchiuso per alcuni mesi nel campo di concentramento di Dachau. Ma in seguito ad un nuovo arresto rinuncia ad opporsi attivamente al regime, si immerge nella letteratura e decide di rispondere "allo stato totalitario con la totalitaria introversione". Chiamato alle armi, si ritrova sul fronte italiano nel giugno del 1944. L'esercito tedesco è in ritirata e, approfittando dello sbandamento generale, il protagonista mette in atto un progetto maturato da tempo: disertare e consegnarsi agli americani.
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Dettagli

1993
128 p.
9788877466938

Conosci l'autore

Alfred Andersch

(Monaco 1914 - Berzona, Svizzera, 1980) scrittore tedesco. Durante il nazismo, nel 1933, subì il carcere a Dachau per la sua appartenenza al partito comunista. Narrò le sue esperienze di guerra sul fronte italiano in Le ciliegie della libertà (Die Kirschen der Freiheit, 1952), dove la sua scelta di disertare è presentata come il recupero della propria autonomia morale («L’estetica della resistenza non è altro che la resistenza dell’estetica», ha detto A. dell’intera sua opera). La libertà dell’uomo e la difficoltà di raggiungerla e mantenerla sono il tema di fondo dei romanzi Zanzibar (Sansibar oder der letzte Grund, 1957) e La rossa (Die Rote, 1960). In Efraim (1967) A. abbozza un ritratto dell’intellettuale nonconformista, mentre in Winterspelt (1974), di genere fantastorico, esalta l’immaginario...

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