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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2014
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Una sbiadita falce di luna filtra da una finestra con le inferriate e illumina il volto spaventato di una bambina. La piccola Carol Corwin è rannicchiata in un angolo, rinchiusa in una baracca in mezzo al bosco, lontana da ogni possibilità di aiuto. Ha paura, perchè è sola. Dov'è suo fratello Daniel? L'agente dell'FBI Craig Dabecourt è tornato in attività dopo un brutto incidente in missione che gli ha cambiato la vita. Ora si troverà ad affrontare il caso più difficile, imbattendosi nell'assassino più feroce, che sfugge a ogni logica, dentro una New York scura e piovosa. Un assassino di bambini. In un clima tetro e claustrofobico, l'FBI è chiamata in causa per dare la caccia al serial killer soprannominato Salomone. Un criminale lucido e spietato che non si ferma davanti a nulla, neppure all'innocenza delle sue vittime (dalla seconda di copertina). Ormai la Marsilio ci ha abituati a thriller di qualità, caratterizzati da storie e stili impeccabili che raramente deludono il lettore, e anche questo "Per esclusione" scritto a quattro mani da Andrea Novelli, Gianpaolo Zarini lo conferma. Il libro è piacevole e funziona più che bene anche se la trama, obiettivamente, non brilla certo per originalità.
Romanzo agghiacciante, che agisce su una delle paure primarie nei genitori, che succeda qualcosa di male ai propri figli. Ed è forse questo il motivo per cui sono riuscita ad arrivare alla fine del libro. Non ho figli e non ne sono rimasta coinvolta. Perché chi è genitore non può non restare coinvolto da una storia di disperazione, di dolore, di rabbia. Un uomo che diventa giudice supremo della vita degli altri, un uomo che si erge a giustiziere, sottoponendo i genitori ad una scelta, che deciderà il destino dei loro figli. La domanda che forse si sentono fare tutti i bambini: “Ami di più la mamma o il papà?”. Così come i genitori stessi, alla presenza di più figli all’interno della famiglia, “scelgono” inconsciamente il bambino che preferiscono, quello più bravo, più rispettoso. La dote fondamentale che un genitore deve avere è l’imparzialità. I figli sono tutti uguali. Ma in realtà non è così. Perché di fronte ad una scelta, la più estrema, ci sarà sempre un bambino che emergerà rispetto all’altro.
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