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Anno edizione: 2008
Anno edizione: 2014
Anno edizione: 1994
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"Il mondo è meglio non vederlo che vederlo così" sentenzia zia Nunzia riferendosi alla piccola Eugenia, bambina affetta da una grave forma di miopia in trepidante attesa del suo primo paio di occhiali, che le consentiranno di vedere il mondo. Un mondo che Immagina meraviglioso ma che non. sarà all'altezza delle sue aspettative Questo è il tema di Un paio di occhiali, il primo dei racconti inseriti nella raccolta Il mare non bagna Napoli scritto da Anna Maria Ortese e pubblicato da Adelphi. Il libro uscì per la prima volta nel '53 e venne considerato dalla critica come un libro contro Napoli, tanto da costare alla sua autrice l'esilio dalla città partenopea. É vero, la Napoli che appare in queste pagine è fin dal titolo lontana dall'immaginario. Eppure questo accade perché Ortese proietta sulla città lacerata quello che è il suo personale senso di smarrimento, di spaesamento. Ed ecco quindi che la Napoli dei bassi, dove non c'è aria, brulicante di questa umanità stracciona coi denti marci in bocca e priva della sua classe di intellettuali, che sembra aver abbandonato gli ideali dell'immediato dopoguerra, altro non è che la manifestazione di uno spaesamento che è fondamentalmente quello dell'autrice. Consiglio la lettura di Il mare in non bagna Napoli a tutti coloro che abbiano il coraggio di guardare il mondo anche quando lo sguardo fa male e abbiano voglia di trovare un'autrice che ha fatto del destino degli esclusi uno dei suoi temi di elezione.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Leggere le parole della Ortese offre l'opportunità di passeggiare nel tempo, leggere nelle verità di una delle citta più belle del pianeta. Meraviglioso libro!
Raccolta di racconti in cui la Ortese riesce, con uno stile unico, a trasmettere il proprio disagio e rabbia mal celata, nei confronti di una Napoli sconfitta, che nel dopoguerra si trova schiacciata da un malessere manifesto e che riverbera tra i suoi abitanti, nelle loro abitazioni e nell'aria stessa della città.
Non ho mai trovato un libro così breve ma al contempo così lento. Fino alla fine non ho capito di che stavamo parlando. A me personalmente non è piaciuto. L’ho portato al termine solo perché ho letto recensioni positive, ma di positivo io non ci ho trovato praticamente niente.
Recensioni
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