(Geisa, Fulda, 1601 - Roma 1680) erudito tedesco. Gesuita, insegnò etica e matematica a Würzburg; poi (1635), matematica, fisica e lingue orientali al Collegio romano. Nel 1643 abbandonò la cattedra per dedicarsi agli studi più disparati, dalla filologia alla musica e alle scienze naturali, lasciando in ogni campo saggi e trattati spesso di grande interesse. Conoscitore, fra l’altro, della lingua copta, K. si interessò di egittologia e ritenne di avere decifrato i geroglifici (Oedipus aegyptiacus, 1652-55), dandone letture fantastiche, in base a criteri simbolici, e componendone egli stesso. Le sue raccolte di materiali di studio costituiscono, oggi, il Museo Kircheriano presso il Collegio romano.