È vissuto in Francia, Germania e Spagna come giornalista di cultura e traduttore per debuttare nel 1972.
È con Dressinen (Il carrello) del 1983, e Sista dagar (Ultimi giorni) del 1986, che ha raggiunto la fama internazionale.
Europeo nel senso più completo del termine, pronto a intervenire nei dibattiti pubblici in difesa dei valori dell’umanesimo e della tolleranza, ambienta i suoi romanzi in luoghi cruciali, come la Germania nazista o la Francia della guerra d’Algeria, per interrogarsi sui grandi problemi quali il bene e il male, l’evoluzione, il potere, la cultura e la barbarie nella civiltà occidentale.