Scrittrice inglese. Figlia di un ecclesiastico irlandese, nel 1820 si stabilì con la famiglia a Haworth, nella regione delle brughiere. Fin dall’infanzia Charlotte, lasciata sovente a se stessa, insieme con le sorelle Emily e Anne e al fratello Branwell, creò con loro un mondo immaginario, sul quale i ragazzi costruirono complicati cicli di storie infantili. Studiò in modo irregolare presso due collegi, nel secondo dei quali tornò poi come insegnante dal 1835 al 1838. Dopo aver lavorato per un breve periodo come istitutrice, si recò a Bruxelles e qui, nel 1843, insegnò in una scuola. Tornata a Haworth, nel 1854 sposò il coadiutore del padre, A.B. Nicholls, e cominciò a scrivere romanzi: il primo, Il professore (The professor), fu pubblicato solo nel 1859, mentre il secondo, Jane Eyre* (1847), ebbe un successo immediato: ma parte della critica restò scandalizzata dalla descrizione della passione amorosa della protagonista, una donna rispettabile. Seguirono Shirley (1849) e Villette (1852), quest’ultimo, come Il professore, parzialmente autobiografico. Jane Eyre, il suo romanzo più noto, possiede un indubbio vigore melodrammatico, che l’autrice trasse dalle sue stesse frustrazioni e fantasticherie.