(n. Reggio, Magna Grecia, sec. VI a.C.) poeta greco. Soggiornò in Sicilia e visse a Samo alla corte di Policrate. Della sua opera, ordinata dai filologi alessandrini in 7 libri, restano circa 60 frammenti. Scrisse carmi di argomento mitologico o storico-mitologico, alla maniera di Stesicoro ed encomi, ma sono i carmi erotici che gli assicurano un posto di primo piano nella lirica greca. I. sente l’amore come una malattia, che sconvolge l’equilibrio psichico. In un frammento, Eros è equiparato a un tenebroso vento; in un altro, il poeta, sentendo l’arrivo di Eros, paragona sé stesso a un vecchio cavallo che, malvolentieri, è costretto a ritornare agli agoni.