Irenäus Eibl-Eibesfeldt, tra i più illustri etologi del XX secolo, ha insegnato Zoologia all’Università di Monaco di Baviera. Ha diretto il gruppo di ricerca per l’etologia umana presso il Max-Planck-Institut di Andechs, e l’istituto viennese di Etologia umana. Tra i suoi libri apparsi presso Bollati Boringhieri: L’uomo a rischio (1992), Etologia umana. Le basi biologiche e culturali del comportamento (1993, n. ed. 2001), L’albero d’oro della vita. Ricerche, avventure, scoperte (1994).
Nel 2011 ha vinto il Premio Nonino con la seguente motivazione: "Con il suo sapere si è addentrato poi nei comportamenti umani mettendone alla luce quelli innati ed elementari, dando vita all’Etologia Umana. Oggi ci dice che l’uomo, ambizioso e predatore, è un animale a rischio e solo allargando il senso di famiglia e salvando con saggezza la sua identità di gruppo, potrà avere un futuro".