Laureata in Storia a Harvard, è la discendente di Elizabeth Howe ed Elizabeth Proctor, due donne che subirono il processo per stregoneria a Salem alla fine del diciassettesimo secolo.
"Nel 2005 stavo studiando per il mio esame universitario di qualifica - ci ha detto la Howe in un'intervista che potete leggere su Wuz.it - ed ero stressata. L’unico modo di sfuggire allo stress era quello di raccontarmi una storia. In passato avevo scritto delle cose, ma solo per me. Ora mi domandavo in quale maniera veniva vissuta la magia nel secolo XVII, se veramente credevano nella stregoneria. Mi sembrava interessante una storia in cui si parlava di come i coloni consideravano la magia". E così è nato il suo primo romanzo Le figlie del libro perduto (The Physick Book of Deliverance Dane) che ha ricevuto grandissimi consensi di pubblico e di critica, consigliato dai librai indipendenti americani. In Italia è pubblicato da Salani (2010).