(?, 1607 ca - ?, 1649) asceta e poeta indiano. Figlio di un bottegaio della regione del Maharashtra, dopo aver patito gravi disgrazie, si sentì attratto dalla vita di preghiera e di contemplazione. Nonostante le rimostranze della moglie, che cercava di richiamarlo ai doveri familiari, T. si dedicò interamente allo studio e alla meditazione delle opere dei santi della sua terra (quali Jñanadeva, Namadeva, Ekanatha, Kabir e Mirabai) e gradualmente vide crescere intorno a sé un gruppo sempre più numeroso di discepoli. Restano di lui bellissime composizioni poetiche (abhang) in lingua marathi, che cantano con profonda fede ed emozione le lodi di Dio, venerato in modo particolare nelle incarnazioni (avatara) vi??uite di Rama e K???a. Nelle sue poesie T. introduce elementi autobiografici a scopo di edificazione, per dimostrare cioè che le difficoltà familiari e sociali possono essere vinte dalla fede e dall’amore per Dio.