Kitchen

E' stato il primo libro di Banana Yoshimoto che ho letto e me ne sono innamorata, tanto da leggerlo in un solo giorno e iniziare a comprare tutti i suoi libri che non sempre mi hanno restituito la stessa "magia" . Un approccio a una cultura diversa che si dimena negli stessi ostacoli, amore, confusione personali che accadono in ciascuno di noi.

Ho letto molte recensioni positive su questo romanzo, e sull'autrice, e quindi mi sono decisa a leggerlo, ma purtroppo è stata una lettura deludente. I temi angoscianti e cupi rendono pesante da lettura. la storia viene raccontata in maniera poco interessante e banale, con un andamento molto (troppo) lento. Probabilmente proverò a dare un'altra occasione a questa scrittrice amata da molti,ma questo romanzo non mi è piaciuto proprio e quindi non lo consiglio a nessuno. i (la morte di una giovane ragazza e la solitudine, che non vengono trattati con la giusta sensibilità).

Kitchen è il primo libro di un autore orientale che ho letto e ne sono rimasta affascinata. “Non importa dove si trova, com'è fatta: purché sia una cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene.” Questo è l'incipit molto accattivante che presenta la protagonista Mikage, rimasta sola al mondo che viene accolta da Y?ichi e da sua madre. Kitchen è un romanzo breve che narra dell'incontro tra due anime affini che si intrecciano in una storia a tratti assurda ma mai surreale. Con il suo originale uso delle parole e le eleganti descrizioni, l'autrice suggerisce che la felicità e il dolore sono insiti nella vita di ognuno e che non si può sfuggire a ciò che la vita riserva, per quanto possa essere difficile.