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«Quando Christina aveva sei anni, andò con suo padre in un museo. Restarono per parecchi minuti davanti a un fregio raffigurante una battaglia tra greci e amazzoni: tutti uomini i primi, tutte donne le seconde. Ma Christina fraintese... ».
Christina e Pam, Peter e Jago; un equilibrio, anzi un bilanciamento, o piuttosto un bilico, scandito da una perfetta simmetria. Due femmine e due maschi. Due scuri e due chiari. Due bassi e due alti. Due estroversi e due chiusi. Christina e Pam sono sorelle, e hanno pochi mesi di differenza. Pam è slanciata, ha capelli neri, sopracciglia folte, pelle olivastra; Christina è piccola, bionda, ostinata. Le due crescono in un ricco appartamento newyorkese fino all'età in cui approdano ad un collegio inglese. Lì incontrano Peter e Jago, l'uno senza padre, l'altro, non c'è da sbagliarsi, senza madre. È fatale che le passioni dell'adolescenza vengano a sconvolgere la vita dei quattro: Christina, testa rapata, trucco pesante, brillantino al naso, si agita per catturare l’attenzione di Jago, che invece è sempre più attratto da Pam... È l'inizio di una vita convulsa, di volta in volta felice e luttuosa. Col passare degli anni i loro cammini si separano e si riuniscono nei modi più strani e inaspettati. Si inseguono, si combinano e si articolano come le palle di un giocoliere, che formano nell'aria figure sempre mobili e diverse.Barbara Trapido esplora i rapporti umani con una finezza e un'introspezione perfettamente in linea con la tradizione comica shakespeariana, fatta di leggerezza e di equilibrio, di coincidenze e di azzardi, di crudeltà e di brillanti colpi di scena. Ne risulta un romanzo di grande eleganza e sicurezza di tocco, pieno di echi e di emozioni. Perché, dice la Trapido, si può scrivere con ironia delle cose più serie e più terribili... in fondo la commedia è solo una forma superiore di tragedia.
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