Delicato, essenziale e ricco di dettagli. Lettura veloce e appassionante anche se estremamente riflessiva. Ricco di spunti per migliorare i pensieri, scritto con la leggerezza di una storia.
Una galleria di donne di ogni età, raccontate in tutte le loro sfaccettature.
La nonna di Bianca Pitzorno le ha insegnato a ricamare, e vedendola ostinata a non usare il ditale pronosticava che sarebbe diventata una donna ingovernabile. Quella nipotina talentuosa e indisciplinata ha continuato così, cucendo le sue storie con anticonformismo e senza paura di pungersi con le spine dell'animo umano. In questo romanzo la voce narrante è quella di una sartina a giornata nata a fine Ottocento in una cittadina di provincia non lontano dal mare. Rimasta presto sola al mondo, difende quel lavoro che la rende autonoma anche se implica ore e ore spese nelle case dei signori, cavandosi gli occhi per cucire abiti e biancheria. Vorrebbe poter leggere i giornaletti di cui ogni tanto le fanno dono le sue padrone; ma imparerà presto che proprio nelle stanze del cucito giungono gli echi dei segreti inconfessabili di ogni famiglia, più appassionanti di ogni feuilleton. La sartina ascolta in disparte: ma un giorno la scatola di latta dove chiude i desideri più preziosi si aprirà, e anche a lei toccherà vivere da protagonista. La marchesina Ester, che veste come un maschio e ama andare a cavallo; miss Lily Rose, l'americana, e il suo corsetto imbottito di banconote; le sorelle Provera e lo scandalo dei tessuti francesi; donna Licinia Delsorbo, centenaria decisa a tutto pur di difendere la purezza del suo sangue; Assuntina, la bimba selvatica... Una galleria di donne di ogni età, raccontate in tutte le loro sfaccettature.
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Anno edizione:2018
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Elena 05 gennaio 2025RACCONTO VERO
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Polly 26 febbraio 2022Un romanzo delicato.
Leggere “Il sogno della macchina da cucire” di Bianca Pitzorno, mi ha fatto sentire come se stessi curiosando all’interno di un’antica soffitta piena di ricordi, lettere e oggetti di un lontano passato, capaci però di catapultarti abilmente all’interno dell’epoca da cui essi provengono, e di donare emozioni forti che nemmeno il tempo è stato capace di scalfire. Ho amato il personaggio della sartina, di cui non conosciamo il nome, che riesce a farsi strada con non poche difficoltà grazie alla sua intelligenza e determinazione, in un’epoca in cui essere donna era essa stessa una difficoltà, per riuscire a trovare il proprio posto nel mondo. La macchina da cucire, emblema di modernità e di desiderio di rivalsa, sarà protagonista a sua volta delle vicende, che si intrecceranno tra loro come la migliore delle trame, quasi fossero magistralmente cucite con ago e filo, da un’abilissima mano. Un romanzo delicato, uno stile scorrevole quanto affascinante.
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Victoria 12 gennaio 2022tanto bello
Sono cresciuta con i suoi libri, questo mi ha riportato alla mente i suoi libri che ho letto durante l'infanzia
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