The private eye - Brian K. Vaughan,Marcos Martin - copertina
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The private eye
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Descrizione


Best Digital/Web Comic Eisner Awards 2015

In una Los Angeles futuribile, dove la privacy dell'individuo è tornata di capitale importanza in seguito a una tragica fuga di dati planetaria, un paparazzo senza licenza indaga su un delitto inspiegabile. Brian K. Vaughan crea una storia dolorosamente attuale, ma in un contesto hard boiled, mentre Marcos Martin e Muntsa Vicente la illustrano con immaginifica maestria. Un volume cartonato, di grande formato, orizzontale, arricchito da un dietro le quinte ricco di dettagli inediti, The Private Eye è una riflessione acuta su ciò che facciamo quando crediamo che nessuno ci guardi, e sul prezzo altissimo di certi segreti.

Dettagli

11 maggio 2017
304 p., ill. , Rilegato
9788865438404

Valutazioni e recensioni

  • Raccontista

    Evoluzione del postapocalittico, in cui non è il mondo reale (pianeta) a collassare, ma quello immateriale dei dati (Internet); una profonda riflessione sul concetto di identità, in cui le maschere (reali) sostituiscono i nick (digitali), l’anonimato invece del social a tutti i costi, la teevee al posto del web, la Stampa come la Polizia; un canone estetico che richiama narrativa pulp (Chandler), serie tv (tavola in 16:9) e altri comics lungimiranti (Ellis). Persino gli extra alla fine del libro paiono in una certa misura far parte dell’opera stessa (email scambiate tra gli autori). Cacchio, con questa maschera si soffoca.

  • Francesco Cascione

    Tra le tante qualità nell’immaginare storie di Brian K Vaughan, sceneggiatore tra le altre di Saga e di Sentinelle di Inverno, quella che ogni volta riesce a colpire e sorprendere è il suo saper costruire distopie che diventano allegorie potenti del nostro quotidiano. L’America del 2076, protagonista di un suo ricchissimo The Private Eye, è reduce da un diluvio che ha cambiato il mondo per sempre. Quaranta giorni e quaranta notti di pioggia, dai Cloud, hanno vomitato sulla terra ogni email, ogni informazione personale narcisisticamente, e più o meno consapevolmente, registrata on line. Improvvisamente ogni ricerca fatta on line, ogni interazione fatta sotto l’ombrello chiamato internet, è di dominio pubblico. Informazione totale, tutti hanno accesso a tutti i segreti di tutti. Confidenze, vizi, tradimenti, perversioni. Tutto quello versato in rete torna facendo danni. L’intuizione di Vaughan - intuizione semplice eppure geniale - diventa abito ideale per una storia Pop Noir raccontata in 16:9, magnificamente illustrata da Marcos Martin e colorata da Muntas Vicente. (The) Private Eye, intreccia infatti elementi noir imprigionati in un mondo senza connessione e nel quale il bene più prezioso è diventato la privacy. Un elemento che conquista è la dettagliata costruzione della società che ruota attorno ai protagonisti. La necessità di proteggere la propria identità - ad esempio - ha trasformato le città in una sorta di colorata festa cosplay nella quale tutti indossano maschere. La tutela della privacy, portata all’estremo, costringe le persone a nascondersi dietro alias, gusci che proteggono le identità assieme scelte e passioni che ci raccontano. Le persone come copertine di libri senza titolo che restano non letti. Se il risultato sia un mondo migliore non è una valutazione che l’autore esprime, ma l’occhiata sul mondo post-diluvio è dettagliata al punto da lasciare al lettore l’incombenza del giudizio.

Conosci l'autore

Foto di Brian K. Vaughan

Brian K. Vaughan

1976, Cleveland

Brian K. Vaughan è uno scrittore americano di fumetti e serie televisive. Nonostante abbia iniziato a scrivere per personaggi DC Comics e Marvel come X-Men e Batman, è famoso soprattutto per le sue opere originali, tra cui vanno ricordate Y: L’ultimo uomo, Ex Machina, Runaways e L’orgoglio di Baghdad, per le quali ha vinto quattro premi Eisner. Per la televisione, ha fatto parte del team creativo della serie Lost, per la quale è stato nominato per il premio Writers Guild of America per migliore serie drammatica. Saga, insieme alla co-creatrice Fiona Staples, è il suo primo lavoro creator-owned.

Foto di Marcos Martin

Marcos Martin

Marcos Martín è un disegnatore spagnolo molto attivo nell’editoria americana. Ha disegnato per le serie Marvel The Amazing Spiderman e Daredevil e ha collaborato con la DC per Batman. Insieme a Brian Vaughan è co-creatore di The Private Eye. Inizia a lavorare nel mondo del fumetto disegnando alcune cover per riedizioni spagnole di albi Marvel e in seguito si reca a New York, proponendosi come disegnatore sia alla Marvel che alla DC Comics, gli viene così proposto di disegnare una storia breve su The Batman Chronicles. Torna in Spagna l’anno successivo, dove lavora con David Munoz su Hudini, ma nel 1999 è di nuovo a New York dove continua a collaborare con la DC per altri cinque anni, disegnando per numerose serie. Nel 2006 passa alla Marvel, dove...

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