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Anno edizione: 2020
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«Sfugge a una precisa catalogazione di genere e si legge a mo' di toccante horror esistenziale» - Orazio Labbate, la Lettura
"Nel mondo come era quando avevo otto anni tutti morivano, chi prima e chi dopo. Adesso nessuno è sicuro neanche di questo". Un medico si confronta con strani fenomeni mentre sua moglie sogna una voce. Un uomo anziano racconta il mondo com'era, ma soprattutto come è diventato: la stasi, l'immobilità, un evento che ha bloccato e sospeso ogni cosa, anche la separazione tra vita e morte. Per strada si aggirano persone in cerca di carne. Non sono aggressivi, pericolosi, vanno avanti per inerzia e si mettono in fila per il cibo. Ognuno ha un parente passato dall'altra parte. Nessuno sa se sono contagiosi. Nel dubbio, bisogna evitare di toccarli. E mentre i sani si organizzano, l'uomo ricorda, la storia si ripiega su se stessa, alla ricerca dell'inizio o verso nuove direzioni da seguire. Un romanzo narrativamente perfetto, enigmatico, affascinante. «"La carne" ha emozionato, commosso e meravigliato, con la sua enorme bellezza, un essere umano; e questo è, in fondo, tutto quello che voglio dire» (Paolo Zardi)Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ci sono libri che sono pugni nello stomaco. Libri che ti mozzano il fiato dalla prima all'ultima pagina e che devi prendere a pillole per riuscire ad andare avanti. Sono quei libri che incidono profondamente la tua vita di lettrice e persona segnando un solco tra il 'prima' e il 'dopo': La Carne è uno di questi. Nonostante abbia tutta l'aria di una distopia, il testo di Cristò è più attuale che mai. Si parla di un mondo in cui i vecchi sono confusi e instabili, in cui è bastato un attimo per passare dalla normalità all'assurdo e dove tutto è immerso nella nebbia, in un grigiore soffocante e opprimente. C'è un segreto, un mistero, celato in queste pagine, ed è quello degli zombi: quella gente che ha smesso di vivere e - paradossalmente - non muore mai. Quei fantasmi che mangiano solo carne: non importa se sia cruda, cotta, umana o animale. Possiamo restituire al mondo quella umanità che tutti sembrano aver perduto? Con la violenza di un morso, La Carne ti arriva alle spalle e ti mette con le spalle al muro. Mostra, nella sua incredibile ingegnosità, il sottile confine che vi è tra ragione e follia, umanità e bestialità. Una linea così labile e inconsistente che potrebbe essere superata in un soffio facendoci sprofondare nel baratro della vergogna. Consigliato a chi non ha paura di guardare la realtà con occhi nuovi.
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