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La delinquenza nella Rivoluzione francese
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La delinquenza nella Rivoluzione francese - Cesare Lombroso - copertina
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delinquenza nella Rivoluzione francese

Descrizione


La Storia è sancita da un capriccio, l'uomo agisce da sonnambulo, ignaro che tra agnello e lupo, tra carne e carnefice, tra preda e predatore la distanza è una finestra, una filastrocca. Più che guida, egli è guidato dai dettami della bramosia, dalla necessità di uccidere, da ambigue ambizioni. In una frase, di epigrafica sapienza, Cesare Lombroso dice tutto: "Quella che si suole chiamare Rivoluzione dell'89, non fu che una grande rivolta e un grande delitto politico che servì ad aumentare una triste serie di comuni delitti". In una frase, appunto - sintetica sentenza che identifica la geologia dello stile, la prestanza stilistica - Lombroso riassume i temi fondamentali del dibattito: la Rivoluzione francese non fu una rivoluzione, "effetto lento, preparato, necessario… espressione storica della evoluzione" ma una rivolta, "precipitosa, artificiale", che risponde "a cause poco importanti, non di rado locali". La rivoluzione comporta un cambiamento radicale, la rivolta una muta superficiale, mediata, mediatica, presto sopita. La rivolta, soprattutto, è affamata di sangue, si afferma nel sangue, ne ha bisogno, proclama la felicità - "Lo scopo della società è la felicità comune", recita il primo articolo della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1793 - perché propugna l'infelicità.
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Dettagli

2021
1 marzo 2021
90 p.
9788893801096

Conosci l'autore

Cesare Lombroso

 Cesare Lombroso nacque a Verona nel 1835. Incaricato di un corso sulle malattie mentali all’università di Pavia nel 1862, divenne in seguito (1871) direttore dell’ospedale psichiatrico di Pesaro e professore di igiene pubblica e medicina legale all’università di Torino (1876), di psichiatria (1896) e infine di antropologia criminale (1905). Morì a Torino nel 1909. Tra le sue opere più importanti, ricordiamo La medicina legale dell’alienazione (1873), L’uomo criminale (1875), L’uomo delinquente (1876), L’antisemitismo e le scienze moderne (1894), Il crimine, causa e rimedi (1899), sintesi dei lavori precedenti.

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