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Conflitto tra poteri e diritti soggettivi
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Conflitto tra poteri e diritti soggettivi - Alessandro Rosario Rizza - copertina
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Conflitto tra poteri e diritti soggettivi

Descrizione


Il conflitto tra poteri dello Stato rappresenta, ancora oggi, un punto nevralgico della giustizia costituzionale, un istituto attraverso cui i giudici della Corte, rispondendo ad esigenze concrete, sono chiamati a risolvere delicate questioni, non più esclusivamente istituzionali. Anche le pronunce più recenti riaprono dispute che si credevano ormai sopite (o, addirittura, teoriche), proponendo al costituzionalista (ma non solo) nuove sfide. Tra queste, si inserisce il controverso rapporto tra il conflitto ed il suo fine: alla tutela degli equilibri istituzionali, il check and balance, matrice storica dell'istituto, si è aggiunta la salvaguardia dei diritti fondamentali, obiettivo e aspirazione di ogni sistema processuale moderno. L'opera passa così in rassegna alcuni profili controversi del giudizio per conflitto di attribuzione, indagando se, e in quale misura, possa ravvisarsi una strumentalità tra questo e la tutela dei diritti. Muovendosi su differenti piani di indagine e mettendo sul "banco di prova" varie teorie, l'Autore sonda quale spazio occupa simile visione nelle pronunce costituzionali e nelle riflessioni della dottrina.
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Dettagli

2021
15 marzo 2021
Libro universitario
274 p., Brossura
9788835117506
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Indice

Indice
Giuseppe Marazzita, Prefazione
Profili introduttivi. Premesse metodologiche
(Le zone d'ombra e il fascio di luce; Il percorso e gli obiettivi di ricerca)
Alla ricerca del conflitto. Excursus esegetico tra le voci costituenti
(Vezio Crisafulli, il conflitto e le organizzazioni internazionali; Il conflitto come momento politico nello Statuto albertino; Alcuni esempi di conflitto interno: il regolamento di giurisdizione; Assenza del conflitto istituzionale come erosione della tripartizione del potere; Il conflitto manifesto "giuridico" nelle intenzioni del Costituente; Una necessaria premessa. La natura della Corte costituzionale; La concezione di un conflitto interorganico nei lavori preparatori; "Poteri dello Stato": il conflitto come tutela del cittadino e sistema di contrappeso; La novità dell'istituto e il timore del Costituente; La matrice tedesca: una tendenza inversa. Cenni e rinvio; La teoria mista: dal Tribunale di Weimar alla Costituzione repubblicana)
La Corte può essere giudice e parte? Per una proposta ricostruttiva
(Una apparente divagazione; Gli orientamenti emersi e l'apertura giurisprudenziale; La legittimazione attiva e casi ipotizzabili; L'elogio del paradosso. A margine del pensiero di Roberto Bin; La proposta di una soluzione nel rispetto del diritto a un giudice terzo e imparziale; La legittimazione passiva; Il giudicato costituzionale tra law in the books e law in action. Cenni; Una soluzione. Per una gerarchia dei principi costituzionali; Conclusioni)
Una causa petendi tra luci e ombre. La sindacabilità dell'atto normativo
(La chiusura "in linea di principio"; Una chiusura reale?; La nuova stagione; Dalla zona franca alla zona grigia: andata e ritorno?; La tesi "disposizione-norma". Sua critica; Per un superamento del problema: il giudice come potere "astratto"; Le sfumature della residualità; Due esempi problematici; Casi ipotizzabili. La lesione di un diritto fondamentale; Ulteriori ipotesi; Conclusioni)
Tra legis-latio e legis-executio. Eccesso giurisdizionale e potere interpretativo
(Tra "sconsolato ossequio" e ribellione al dettato normativo; La soggezione alla legge: libertà o limite?; La soggezione alla legge nell'art. 101 della Costituzione. Cenni; L'apertura della Corte: disapplicazione della legge come limite del potere; La "non applicazione", potere del giudice. Criticità; Dall'approccio testuale a quello finalistico come criterio; Due (non) casi di eccesso giurisdizionale (non) sindacabili dalla Corte; Limiti ed estensioni del potere giudiziario a partire da una rilettura di Gustavo Zagrebelsky. Il ruolo dei valori; La norma inesistente. Problema teorico o reale?; La "creazione" di una "norma inesistente" appannaggio del giudice. Limiti e presupposti; Una diversa impostazione del problema. La soggettività come limite alla creazione normativa; Ulteriori ipotesi di conflitto su sentenza e di eccesso giurisdizionale. Cenni; La posizione assunta, la zona d'ombra e la denegata giustizia)
Il fondamento della legitimatio ad causam. Limiti ed estensioni del parametro
(L'integrazione del parametro come risposta all'evoluzione del sistema; Diversi modi per integrare: le visioni proposte in letteratura; Il ruolo della consuetudine costituzionale. La tesi di Roberto Bin. Cenni; Misura e metodo dell'integrazione; Il rapporto tra attribuzione e competenza come risposta al quesito; Ancora sui limiti della "creazione giurisprudenziale"; Il "fallimento" delle tesi restrittive. Due casi emblematici; La funzione costituzionalmente rilevante come elemento costruttivo; Sua critica. La tutela dei diritti fondamentali come criterio; Conclusioni. Il legislatore imbrigliato: rischi e imprevisti dell'intervento normativo)
L'astratta legittimazione del parlamentare. Lo stato dell'arte e la giurisprudenza
(Alcune difficoltà ricostruttive. L'assenza della volontà definitiva; La mancanza dell'attribuzione e la tutela dei diritti fondamentali come superamento; Il conflitto esterno nell'esperienza giurisprudenziale; Il conflitto interno, ultimi approdi; Un riconoscimento "in astratto": la sentenza n. 17 del 2019; Le singole attribuzioni e la violazione manifesta. Un nuovo requisito legittimante; Conflitti ipotizzabili; Profili riepilogativi; Ultime tendenze, conferme e nuovi dubbi)
Al posto delle conclusioni
(Il cittadino davanti alla Corte; Preludio conclusivo; Il cittadino davanti alla Corte: orientamento negativo; Per una teoria del cittadino come "potere dello Stato" a partire da alcuni punti affrontati: il conflitto, il Leviatano, le sue cellule)
Indice bibliografico
Ringraziamenti.

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