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Anno edizione: 2016
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Sei chiodi storti sono quelli che portava Adriano Panatta nella sua borsa come portafortuna: lui, il talento infinito che sconfisse il grande Pietrangeli, il figlio del custode che strappò a Borg il Roland Garros del 1976, insieme a Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, Corrado Barazzutti e al capitano Nicola Pietrangeli si prese più fischi che applausi, più oneri che onori per quell’insalatiera. Per colpa della politica e pure della voglia di vincere che pervade perennemente i giocatori di tennis. Della politica perché, come ben contestualizza Cresto-Dina, in Italia gli anni Settanta furono un macello vero: attentati, spari, attentati, Br, attentati, Dc, attentati. Questa è la malaugurata storia di una vittoria sportiva e al contempo di una disfatta politica e umana, alternando fatti, cronaca, ricordi personali di chi la giocò e rigiocherebbe ancora e ancora.
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