Conosciamoci meglio

Non ho letto il libro, non conosco a fondo Virginia De Giglio (e chiariamoci, non ho voglia di farlo), nonostante ciò penso che tutto questo sia una grande cagata. Ok che ci hanno sempre detto di non giudicare un libro dalla copertina, ma parliamone,si tratta di una bambina di 12 anni che scrive un ""libro"", come si può non giudicare male una cosa del genere. A dodici anni, praticamente nessuna al mondo sa cosa diavolo vuole fare nella vita, e questa invece si mette a scrivere un libro sulla sua "carriera su youtube" che va dall'ano scorso, se non di meno, a questa parte. Quindi sono davvero curiosa di sapere che segreti ha da condividere con noi: vuole parlarci di quando le è venuto il ciclo per la prima volta o del fatto che la sua taglia di reggiseno non arriva nemmeno alla prima... Quindi a questo punto, chiunque di noi, con un minimo di fama può scrivere un libro. È questo che ci viene fatto capire. E se questo commento non ha senso, che importa, nemmeno il questo libro ce l'ha. E almeno non mi sono ridotta a scrivere un semplice: "P***o dio", che avrebbe riassunto tutto quello che ho scritto sopra.

Quando lo comprato ero un po dubbioso, perché i miei amici erano dubbiosi di questa scelta poiché non stavo sulla scelta classica come hanno fatto loro. Ora ho fatto una vera rivoluzione nel circolo del tiro al piattello, poiché l'aereo dinamicità di questo libro è fantastica. Ora al circolo non si vedono quasi mai un libro di Anthony o di Ciccio gamer. Consigliato a tutti gli amanti del tiro al piattello o caccia.

Nello spazio vivo della ricerca, la coscienza si interroga viaggiando solitamente in direzione sagittale. Il lavoro eccellente di Alessandro Norsa segue un andamento circolare che passa trasversalmente i confini di discipline ed arti abitualmente considerate a sé stanti. Ciò permette di toccare più da vicino le fonti unificanti del sapere e del vivere e consente uno spazio di stupore e lo sguardo in trasparenza. Senza toccare rigidamente categorie stigmatizzate, il lettore è invitato ad entrare nel mondo delle immagini e dei concetti incuriosito per riconoscersi, per dare un senso alle forme, ai comportamenti, ai sintomi, alle situazioni. Il dare senso esce dalla dicotomia salute/malattia per stagliarsi come tema di vita e superamento delle separazioni. Queste numerose pagine portano l’anima di chi ama viaggiare nella leggerezza e nella profondità della conoscenza con quello spirito illuminante che non si rassegna alle apparenze. La lettura stimola ad accettare le diversità ma anche a custodirle in uno scenario che, pur variegato, appartiene al patrimonio collettivo di sempre. L’antico detto: “tutta la natura è piena di dei” risuona anche tra le questioni scientifiche senza nulla togliere alle scienze esatte ma portando quel filo di Arianna capace di far scoprire ancor di più il gusto del vivere