Le cose che non ho - Grégoire Delacourt - copertina
Le cose che non ho - Grégoire Delacourt - 2
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Dati e Statistiche
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Letteratura: Francia
Le cose che non ho
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Descrizione


Dice un vecchio adagio che le lacrime più amare sono quelle versate per le preghiere esaudite. Sì, a volte succede che la gioia per una svolta inattesa del destino svanisca in fretta di fronte alla possibilità concreta di realizzare un sogno, lasciandoci smarriti e confusi. È quello che accade a Jo, la protagonista di questo romanzo: "un cuore semplice", una donna intelligente e positiva con un'esistenza quieta, nutrita di sogni, che per un colpo di fortuna all'improvviso è in grado di realizzarli tutti. Forse la felicità non è così matematica. Forse non si tratta solo di sommare un sogno dopo l'altro, ma di ritrovare se stessi in ciò che si fa. Forse a Jo semplicemente non serve avere tutto ciò che ha sempre desiderato; perché il suo matrimonio, il lavoro, i figli ormai grandi e l'amore non sono beni acquisiti ma cose vive che sfuggono al suo controllo, e con cui si può solo entrare in sintonia senza farsene travolgere, come quando si nuota tra le onde di un mare agitato.

Dettagli

4 aprile 2013
144 p., Rilegato
La liste de mes envies
9788862569279

Valutazioni e recensioni

  • MD

    L ho letto anni fa e ho appena finito rileggerlo. Sempre attuale. Molto bella la narrazione e la scrittura. Ma siamo poi davvero disposti a perdere quello che abbiamo costruito (anche con fatica) per pochi attimi di illusoria “felicità” (o meglio quella che pensiamo sia felicità)? Meglio la felicità scelta con intelligenza (da ricordare).

  • La prima cosa che mi ha affascinato di questo romanzo è lo stile narrativo: Delacourt da voce ai sentimenti, loro sono in primo piano rispetto alle azioni e ai dialoghi. I pensieri, le sensazioni e le emozioni provate da Jo sono i veri protagonisti del libro, espressi con una scrittura poetica. Terminato, ho atteso un momento di assimilare ciò che avevo appena letto, per rendermi poi conto di quanto, con semplicità e senza fronzoli, "Le cose che non ho" sia un libro che ti arriva al cuore, dritto per dritto. Credo che il sentimento che spinge per emergere e sovrastare tutti gli altri sia la felicità: quella che noi ricerchiamo quotidianamente e costantemente nella nostra vita, nelle azioni che compiano, anche le più semplici, tra le persone di cui ci circondiamo, nel lavoro che facciamo e nel nostro riflesso ogni volta che ci soffermiamo su di noi. Una caratteristica molto particolare della narrazione è l'assenza di punteggiatura che giustifica i dialoghi, mancano le cosiddette virgolette, tutto è insieme alla storia, senza barriere e distinzioni. Tutto questo non mi ha rallentato, anzi trovo che sia un espediente narrativo che rende ancora più fluida la narrazione stessa, permettendoti di vivere e assimilare con maggior velocità ciò che la protagonista prova. Una felicità inaspettata la sua che, all'improvviso, la mette davanti alla realizzazione di tutti i suoi sogni, per lei e la sua famiglia, ma che, senza accorgersene, la porta in un baratro che non lascia scampo. Starà a Jo cercare di uscirne, comprendere in pieno il vero significato della parola "felicità" e valutare dove questa l'ha portata. "Le cose che non ho" è il romanzo che deve esserci sul comodino di ogni buon lettore, perché è un insieme di sentimenti ed emozioni fortissimo; è poesia e narrazione unite; è felicità e paure da sconfiggere; è odio e amore; vita e morte. Ma soprattutto è sogni e desideri da realizzare; è possibilità di farcela.

  • Quanto siamo disposti a rinunciare alle piccole cose come amore e affetti per realizzare i sogni inseguiti una vita intera? Alla fine della lettura del libro ho pensato che sono grato alla vita per quello che ho e anche per quello che non ho. Un libro delicato, ma anche tragicamente vero. Da consigliare agli incontentabili e ai lamentoni.

Conosci l'autore

Foto di Grégoire Delacourt

Grégoire Delacourt

1960, Valenciennes

Grégoire Delacourt è uno tra i più grandi pubblicitari francesi, autore di famosissime campagne. Le cose che non ho (Salani 2013), il suo secondo romanzo, è stato per mesi numero uno nelle classifiche dei bestseller francesi e in Italia, alla pubblicazione, ha avuto ben quattro edizioni in un mese. Ancora oggi è tra i libri più venduti e più amati dal pubblico. Per Salani ha pubblicato anche La prima cosa che guardo (2014) e Le quattro stagioni dell’estate (2016). Nel 2018 pubblica La donna che non invecchiava più (DeA Planeta), nel 2019 Danzando sull'orlo dell'abisso (DeA Planeta).

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