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Anno edizione: 2000
Anno edizione: 2015
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Le riflessioni formulate in questo libro cercano di stabilire un rapporto fra la situazione di impasse in cui si dibatte oggi il pensiero filosofico e il concreto dilemma a cui l'uomo si trova davanti quando guarda al futuro. I problemi economici e sociali del nostro tempo sono stati studiati in modo abile ed esauriente da altri scrittori di diversi paesi. Questo libro ha un diverso punto di partenza: il suo intento è quello di esaminare il concetto di razionalità che sta alla base della contemporanea cultura industriale e di cercar di stabilire se questo concetto non contenga difetti che lo viziano in modo essenziale. Max Horkheimer
Nato da una serie di lezioni tenute alla Columbia University nel 1944, questo libro è una esposizione, ormai classica, del pensiero della «scuola di Francoforte» nel periodo in cui Horkheimer e Adorno vivevano in America e mettevano a punto i testi della Dialettica dell’illuminismo . La ragione di cui si delinea la crisi è la ragione oggettiva, sostituita nella moderna società industriale dalla ragione soggettiva, strumentale, che non bada alla razionalità dei fini, ma solo all’efficacia dei mezzi. La filosofia, che Horkheimer difende contro i tentativi dei pragmatisti e dei neopositivisti di risolverla nei moduli puramente strumentali del sapere scientifico e tecnologico, addita la necessità di conciliare ragione soggettiva e oggettiva, ma tale conciliazione può aver luogo solo in un mondo emancipato. Se la filosofia è ancora indispensabile, il suo compito – avverte Horkheimer -non va quindi sopravvalutato: «la denuncia di ciò che attualmente viene chiamato ragione è il massimo servigio che la ragione possa rendere».
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