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Scritto con lo pseudonimo di Alice Cholmondeley, il romanzo prende spunto dalla vicenda privata di Elizabeth von Arnim e di sua figlia Felicitas, scomparsa appena sedicenne in Germania.
«Non c’è aspetto dell’esistenza che il particolare colore rosa di von Arnim non sappia trattare a suo modo» - Elisabetta Rasy, Il Sole 24 ore
«Definita “la donna più intelligente della sua epoca”, Elizabeth von Arnim è capace di confliggere attraverso il dono di una grazia urticante, con il durissimo velluto della società che la circonda» - Mirella Appiotti, ttL – La Stampa
Berlino 1914. Christine, giovane violinista inglese di raro talento, si trasferisce in Germania per un anno di studio. È felice, conosce anche l’amore, ma presto capisce con sgomento che l’intera Germania brama la guerra e inneggia ai valori di sopraffazione e predominio sulle altre nazioni. Quando infine scoppia il conflitto, e l’Inghilterra si schiera a fianco dei nemici dei tedeschi, Christine è in pericolo. Scritto con lo pseudonimo di Alice Cholmondeley, il romanzo prende spunto dalla vicenda privata di Elizabeth von Arnim e di sua figlia Felicitas, scomparsa appena sedicenne in Germania. All’uscita in Inghilterra nel 1917 il libro ebbe un successo straordinario.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Credo sia l’unico romanzo della Von Arnim epistolare e non ironico, ma malinconico e drammatico. Già dalla prima pagina l’autrice ci mette al corrente del destino di Christine. Ho apprezzato questa scelta perché è proprio questa notizia che da al romanzo un sapore diverso, non stucchevole. Tutto prende una piega diversa conoscendo il triste epilogo di Christine, dei suoi sogni infranti, di quella giovinezza rubata. La Von Arnim ha scritto questo libro in ricordo di sua figlia Felicitas morta giovanissima per una polmonite fulminante, dopo essere rimasta bloccata in Germania a seguito dello scoppio della guerra. Christine la rappresenta in tutto. È una ragazza dotata di un grandissimo talento, suona il violino in modo sublime e per questo si reca a Berlino a studiare presso un famoso violinista che le da lezioni due volte alla settimana. Ha davanti a se un futuro roseo. Dalle lettere traspare la sua gioia di vivere, la voglia di amare e il forte legame con la madre a cui deve tutto e che vuole ricompensare per i sacrifici fatti in onore di quel talento che possiede. Attraverso i suoi occhi scopriamo il clima che si respirava a quel tempo a Berlino. Lettere capaci di ritrarre lo stato d’animo del popolo tedesco alla vigilia della prima guerra mondiale e che ci fanno ben capire il loro assoluto nazionalismo, la voglia di affermare a tutti i costi la loro supremazia sul resto del mondo, sentimento estremo che pone le basi al disastro umano che seguirà venticinque anni dopo.
Romanzo epistolare nel quale la giovane Christine, andata dall’Inghilterra in Germania per affinare i suoi studi musicali, racconta alla madre le sue giornate, i suoi incontri, i progressi nello studio e l’atmosfera storica che precede l’entrata in guerra della Germania nella prima guerra mondiale. Molti sono gli elementi che risaltano in questa toccante e autobiografica opera : innanzi tutto l’affetto puro e profondo verso la madre, i rapimenti che può dare l’ascoltare e il suonare la grande musica, i primi palpiti di amore di una giovinetta. Ma quello che rimane impresso dopo la lettura è la progressiva e costernata consapevolezza che la giovane prova nel vedere come la società tedesca si prepari alla guerra ed sia pervase da un crescente bellicismo e da una ostilità sempre più palese nei suoi confronti di straniera . Ne viene fuori un ritratto impietoso nel quale non viene risparmiato nessuno , dal popolo, ai borghesi alla classe nobiliare ed intellettuale ; tutti sono pervasi da deformazioni ideologiche, pregiudizi e da falsità. Bella e molto fine è la scrittura , commovente il finale
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