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Estasi di libertà - Stefan Zweig - copertina
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Estasi di libertà
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Estasi di libertà - Stefan Zweig - copertina
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Descrizione


Estate 1926. Christine Hoflehner è una giovane e poverissima postina di un piccolo borgo austriaco. Un giorno riceve un telegramma di una zia lontana da tempo, che la invita a trascorrere con lei un periodo di vacanza - il primo della sua vita - in un lussuoso hotel a Pontresina. La ragazza scopre così un mondo da sogno, lontanissimo e impensabile se paragonato alla sua misera condizione; le invidie che Christine suscita per la sua grazia e il suo ingenuo entusiasmo rendono però il ritorno al paesino brusco e inevitabile, così come la conseguente depressione. Inizia allora a frequentare Vienna, dove conosce il coetaneo Ferdinand, come lei condannato a una vita di stenti e rinunce in seguito alla guerra. Combattuti tra il loro amore appena nato e lo squallore disperato a cui li mette di fronte la povertà, i due giovani si troveranno di fronte a una scelta radicale che potrebbe rovesciare le sorti della loro esistenza. Iniziato da Zweig nel 1931 e finito durante l'esilio a Londra per sfuggire ai nazisti, tra il 1934 e il 1938, "Estasi di libertà" è il romanzo che si credeva perduto del grande scrittore austriaco, pubblicato in Germania e in Francia nel 1982. Rimasto inedito nel nostro Paese fino al 2011, viene ora proposto anche in edizione economica in traduzione italiana.
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Dettagli

2013
22 maggio 2013
465 p., Brossura
Rausch der Verwandlung
9788867990290

Valutazioni e recensioni

Lu72
Recensioni: 4/5
Un piccolo gioiello ritrovato..

..questo libro, purtroppo incompiuto di Zweig, anche se questo aspetto non inficia, secondo me, l'interesse dell'opera. Il romanzo diviso in due manoscritti, si credeva perduto in seguito alla fuga in esilio dello scrittore dal regime nazista, ma e' stato ritrovato e dato alle stampe dopo averne curato l' edizione nel 1982. Ambientato in Austria , negli anni immediatamente successivi il primo conflitto mondiale, vi si narra la storia della postina Christiane che , a seguito di una vacanza inaspettata in Svizzera con la zia, acquisisce la dolorosa consapevolezza dell' esistenza di un mondo dorato al di fuori del suo limitato orizzonte fatto di lavoro e privazioni. Dal suo ritorno la vita non sara' piu' la stessa: la ragazza cerchera' di cambiare la sua esistenza sognando nuove opportunita' e conoscera' il reduce di guerra Fernand.Non proseguo per non anticipare la trama. ..Una riflessione attenta e sensibile sui contrasti sociali, sulla crisi determinata dal dopoguerra, sul futuro rubato ad una generazione. Colpisce la grande delicatezza ed empatia dell'autore nel raccontare la storia d'amore di questi due giovani disillusi e feriti. ..

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DELIA DIFONZO
Recensioni: 4/5

Primo incontro con questo scrittore. Una lettura assai diluita nel tempo, rubato agli impegni di lavoro e alla stanchezza profonda a fine giornata; una lettura che mi ha coinvolto soprattutto alla fine, quando il ritmo d'improvviso è diventato serrato, quando la volontà di vivere ha preso il sopravvento sulla non vita che fino a quel momento aveva condotto la protagonista; una lettura pregevole: per la scrittura, per lo scavo interiore dei personaggi, per la ricostruzione così particolareggiata e vera degli ambienti dei quali, nella prima parte, quella relativa alla vacanza che viene regalata alla protagonista Christine, ho percepito la morbidezza, lo splendore dei colori, la confortevole protezione del lusso, mentre nella seconda parte ho toccato con mano le lenzuola che sapevano di lercio, ho visto la sporcizia, ho ascoltato i suoni volgari, ho sentito sulla pelle il freddo umido; una lettura che mi ha fatto riflettere sui pregiudizi sociali, sulla pietà che veste i panni dell'ipocrisia, malamente intessuti di affetto, sull'indifferenza e l'egoismo, sulla superficialità del mondo dorato e sulla povertà che si fa legge implacabile, condannando ad una prigionia che soffoca l'anima e annienta lo spirito vitale. Il finale, una finestra aperta su uno scenario pieno di incognite e di rischi accettati con ferma consapevolezza, ha il sapore di una rivincita sul "destino", di una sfida verso il mondo e le sue leggi, che non conoscono giustizia e senso di umanità. Per me il romanzo si è concluso con la speranza che ce la facciano, che la vita riservi loro, per il tempo che sarà loro concesso, l'estasi di libertà a cui tutti gli individui, sciolti dal vincolo del bisogno, hanno diritto.

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Stefan Zweig

1881, Vienna

Nato il 28 novembre 1881 a Vienna, Zweig era figlio di un ricco industriale ebreo e per questo potè studiare con tutta libertà, seguendo i suoi gusti che lo portavano a interessarsi di letteratura, filosofia e storia.L'atmosfera cosmopolita della Vienna imperiale favorisce la sua curiosità del mondo, che si trasforma in una sorta di bulimia culturale. Come letterato esordisce con poemi in cui si percepisce l'influenza di Hofmannsthal e Rilke, di cui parla nella sua autobiografia Il mondo di ieri (Die Welt von gestern, 1942). Per Stefan Zweig "la letteratura non è la vita", ma "un mezzo di esaltazione della vita, un modo di cogliere il dramma in maniera più chiara e intelleggibile". La sua ambizione è dunque "dare alla mia esistenza l'ampiezza, la pienezza,...

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