L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Promo attive (0)
Ogni età deve rinegoziare le cose col mondo, con gli altri, col corpo alle prese con le proprie trasformazioni esterne e interne. Solo lo sguardo reciproco tra genitori e figli, maestri e allievi può frenare l'irruenza della vita e «renderla materia di studio e di ispirazione artistica, scenario di sogni e fantasie, paesaggio interiore.»
«Se agli occhi dell’adulto appaiono come le stagioni più fragili dell’esistenza, adolescenza e vecchiaia sono in realtà le due età dell’uomo che più hanno a che fare con il nucleo profondo di noi stessi, con l’affermazione alla vita. Ma sono anche età drammatiche perché devono accogliere i cambiamenti del corpo, (ri)costruire un’identità sociale» - Jessica Chia, la Lettura
«Il primo esercizio vocale della nostra storia è stato un grido. Urlare alla vita nel momento della nascita significa farle da subito opposizione, resistere a quella realtà traumatica che si abbatte contro di noi. La vita continuerà a mantenere i suoi tratti di insostenibilità», perché a ogni età ci costringerà a crescere e a trasfigurarci. Ciascuno, infatti, nel corso della sua esistenza attraversa per due volte una trasformazione che rompe tutti gli equilibri. Questi due momenti sono l'adolescenza e la vecchiaia, le età per eccellenza della vita, le età del desiderio, nelle quali l'esperienza del proprio corpo e del mondo cambia completamente e si traduce in un nuovo sentimento delle cose. Essere adolescenti significa sperperare per poter ereditare ed essere vecchi significa imparare l'arte di tramontare. Adolescenza e vecchiaia, mostra Francesco Stoppa, «sono le età in cui dire di sì alla vita, nel primo caso salendo sulla scena, nel secondo sapendo uscirne». Come si può trovare salvezza? Come si affronta l'assoluta insostenibilità della metamorfosi che ci coglie necessariamente impreparati? Da questa prospettiva del tutto inedita scopriamo un significato nuovo nel rapporto tra le generazioni, perché esiste un vuoto che solo lo sguardo reciproco tra un genitore e un figlio, un maestro e un allievo può riempire. Con una lingua suggestiva e con l'aiuto di alcuni struggenti riferimenti clinici, Stoppa esplora gli enigmi, le contraddizioni e le sfide che animano ogni passaggio generazionale.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore